Quando da bambino mi muovevo con la famiglia avevo un grande interesse per la persone che parlavano altre lingue , ero attratto dalle targhe delle macchine straniere, chiedevo informazioni a mamma e papà degli altri paesi, e crescendo la mia materia preferita diventò la geografia.
La prima frontiera che passai fu quella Svizzera a dieci km da casa, provai una sensazione fiabesca come entrare in un mondo tutto da scoprire. Con il passare degli anni si sviluppò in me una bramosia particolare per visitare e muovermi, i viaggi sono stati e lo sono tuttora una grande passione. Partire è come un sogno che si avvera. Viaggiare mi esalta, mi stimola; visitare un posto lontano e’ ogni volta un innamoramento particolare, un’emozione.
Ho visitato posti stupendi, conosciuto persone, imparato lingue, toccato con mano realtà differenti. Ho capito quante cose inutili posseggo, quando mi manca qualcosa penso all’Africa, all’ India. Muovermi ha contribuito alla mia crescita, in India dicono che i santi mendicanti, i Sadhu, debbono essere come l’acqua, muoversi in continuazione altrimenti stagnano. Ad esclusione degli impegni di lavoro ho sempre viaggiato come turista fai da te. Questa scelta da una soddisfazione particolare già nella pianificazione del viaggio , leggendo la guida e guardando la cartina l ‘immaginazione corre veloce, non vedo l’ora di partire, vedere , conoscere fotografare. La sensazione di libertà è ancora maggiore senza prenotazioni, il viaggio diventa fantasioso per le sistemazioni che si troveranno. Sono e sarò sempre un viaggiatore e non un turista, la differenza la descrive bene Paul Bowles nel libro e nel film ” Tè nel Deserto” quando, afferma che il turista pensa subito al ritorno mentre , il viaggiatore potrebbe anche non tornare. Mi sono trovato bene in molti paesi, ho usato diversi mezzi di trasporto, quello preferito rimane la motocicletta, tuttavia quelli che non mi aspettavo di usare sono stati una bella esperienza. Ogni occasione è buona per partire appena il lavoro me lo permette , pianifico e parto, in passato la maggior parte degli amici non aveva i miei stessi interessi reputavano alcuni paesi troppo pericolosi. Non aspettavo nessuno, francamente non ero poi tanto dispiaciuto se non venivano, soli si è liberi, dovevo sopportare solo me stesso, e per quanto riguarda le amicizie, si fanno strada facendo , per mancanza di tempo non si approfondiscono cosi si prende solo la parte migliore, difficile venirne delusi . Una delle cose migliori che ho imparato venendo a contatto con persone ed usanze di alcuni paesi, è la filosofia di vita totalmente differente dalla nostra , da noi il muoversi velocemente e’ diventato un modo di essere. Ogni cosa si deve fare di corsa, si guarda in ogni momento l’orologio, siamo interessati solo a far passare il tempo rimandando sempre quello che si vorrebbe, non si riflette , non c’ e’ quiete, non si ha più tempo per nulla , ci inventiamo di tutto per non fermarci a gustare il modo di commuoverci, di innamorarci, di stare con noi stessi di rallentare il tempo. La vita e’ breve e bella per vederla passare cosi velocemente . Chi non viaggia non sa cosa si perde, se non lo avessi fatto avrei molte meno cose da dire, da raccontare , su cui riflettere.
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