La sera del 20 luglio 1969 avevo nove anni, otto mesi, sei giorni e un tot di ore (sono nato di prima mattina).
Insieme a un mucchio di parenti mi trovavo in una stanza che definirei “L’inutile salotto”, prendendo a prestito il titolo di un bel libro di Mariuccia Salvati. Negli anni sessanta sopravviveva nella case italiane della piccola borghesia una stanza di rappresentanza… leggi tutto