Un articolo di Eraldo Affinati su La Repubblica dal titolo “Lettera a ragazzi e prof per cambiare la scuola” mi persuade a scrivere del libro indicato nel titolo e di scuola. L’anno scolastico è iniziato con la “deportazione” di centinaia e centinaia di docenti che ,immessi in una graduatoria nazionale, spostati dalla loro sedi, insegneranno a notevoli distanze da casa in scuole sconosciute e con alunni nuovi, perlomeno i tanti che non riusciranno a ottenere un’assegnazione provvisoria annuale. Come sempre le vittime, inconsapevoli e rassegnate, saranno glì studenti che perderanno i loro insegnanti per ritrovarsi ad affrontare volti e relazioni ex novo… leggi tutto