Caro amico ti scrivo proprio per non distrarmi e tenere l’attenzione rivolta esclusivamente a te, a te che mi hai insegnato la libertà e la trasgressione verso quel mondo bigotto e omologato di buoni costumi e di benpensanti che vendono Dio e i santi ad ogni angolo di marciapiede; a te che mi hai insegnato il comunismo e l’anarchia e il gusto della montagna, l’atmosfera che vi si respira e il volare alto, l’ossigenazione degli occhi e della mente, lo scorrere della storia in un tempo infinitesimale come in una sinfonia… (leggi tutto)