A Varese di fronte al cimitero di Viale Belforte c’era una discarica con inceneritore che oltre agli operatori ecologici anche molti cittadini usavano per portarci parecchio materiale. Il grande piazzale aveva montagne enormi di immondizie che venivano divise , imballate o messe nell’ inceneritore dagli addetti ai lavori. Non esisteva ancora la raccolta differenziata e per svolgere questo ingrato lavoro c’erano parecchie persone guidate da un anziano signore che somigliava come una goccia d’acqua all’attore Bruno Ganz. Nonostante la presenza non lo qualificasse era gentile, simpatico , educato, ottimo linguaggio e in possesso di una grande cultura .Io passavo una volta a settimana per scaricare gli imballaggi della farmacia dove lavoravo al pomeriggio , frequentandola diventai amico di questo uomo che appariva al primo impatto burbero ma basto’ poco per conoscere ed apprezzare la sua simpatia e disponibilità.
Sapeva che lavoro facevo e quando aveva bisogno di qualche farmaco glielo procuravo, da cosa nasce cosa e cominciai a fermarmi molto volentieri a parlare con lui . Disquisendo a proposito di un argomento una volta mi chiese se mi piaceva leggere, quando gli risposi di si mi disse di seguirlo, entrammo in un edificio che era stracolmo di libri e dopo una veloce ricerca me ne diede uno che trattava l’ argomento.
Rimasi incantato, sembrava di essere in una libreria ma i libri non erano nuovi, avevano una loro storia , odoravano di vecchio, le pagine ingiallite, sottolineate, piegate, impolverate, alcuni ammucchiati disordinatamente altri su scaffalature improvvisate. Mi disse che lui non ne comperava da anni, glieli portavano , ne leggeva molti, li recuperava e li regalava perche’ tutto poteva fare ma, non se la sentiva di bruciarli o renderli carta da riciclo .
Era soddisfatto del regalo che mi aveva fatto , disse che potevo entrare ed uscire da quell’edificio quando volevo e prendere quello che mi sarebbe servito.
Fu’ cosi che cominciai a frequentare maggiormente questo posto per la simpatia del signore anziano e per i libri.
Per merito suo mi procurai collane intere , enciclopedie , libri antichi , conobbi altre persone che frequentavano la discarica , per scambiare opinioni con lui e per i libri . Spesso dava l’ impressione di averne letti un numero infinito, conosceva particolari , autori , argomenti trattati, storie , ascoltandolo non potevo fare a meno di paragonarlo ad un altra persona che lavorava nella piu’ grossa libreria in centro città. Era la piu’ antica e fornita, un edificio di tre piani di stanze enormi con scaffali pieni di libri che riempivano completamente le pareti fino alla fine dei soffitti molto alti. A quei tempi non c’erano i computer, questo signore sapeva tutto, autore, anno di uscita del libro, casa editrice, posizione sullo scaffale, parlava e descriveva l’autore come se fosse amico suo, i particolari e la conoscenza del contenuto era talmente elevata che con la sua eloquenza toglieva ogni dubbio riguardo l’acquisto, se fosse andato da Mike Buongiorno avrebbe vinto una fortuna.
Essendo la libreria grande e molto frequentata il personale era numeroso, tuttavia nessuno aveva la sua preparazione, praticamente impossibile metterlo in difficoltà, chissà mai quale memoria o motore di ricerca avesse nel cervello , come il signore della discarica dava l’ idea di aver letto tutti i libri presenti nella libreria, un fenomeno. Aveva sempre con se un piccolo blocchetto e una penna, se il cliente non trovava qualcosa lui prendeva nota e lo metteva in ordine, con precisione sorprendente dava appuntamento allo stesso per il giorno esatto per ritornare a ritirarlo. Chissà se e’ ancora vivo, cosa ne penserà del progresso, degli ebook, di amazon, di i-tunes , del suo ex posto di lavoro e delle persone che ci lavorano ora che , senza computer non saprebbero come muoversi.
Come detto in precedenza alla discarica passavo frequentemente , la mia libreria personale si era arricchita di parecchi volumi, li leggevo pulivo e sfogliavo, all’interno trovavo, lettere d’amore, ricordi, fotografie , dediche , appunti e annotazioni alla fine del libro. A volte ero piu’ interessato a questi scritti personali che alla storia del libro. La maggior parte dei volumi erano molto vecchi, la data della stampa lo confermava, le date degli scritti anche, su molti trovavo nome cognome e indirizzo, data di acquisto , data dell’ inizio e della fine della lettura probabilmente un’ usanza di quei tempi. Quando penso alla discarica rimango stupito io stesso nel raccontare cosa succedeva e chi frequentavo, chi l’avrebbe mai detto che ci poteva essere un aggregato culturale creato da una persona che raccoglieva immondizie. Era veramente piacevole andarci, erano simpatiche le persone che incontravo, i loro discorsi, il loro modo di fare conversazione sugli argomenti piu’ disparati , ci si sedeva sui libri a volte il gestore preparava il caffe’ , altri portavano una bottiglia di vino, dei dolci e ben presto si era creato un punto di ritrovo con un grande spirito amichevole. In uno di questi incontri dissi che avevo difficolta’ con una materia alle scuole superiori , con la mediazione del proprietario risolsi la situazione poiche’ una signora presente ex insegnante in pensione, si offrì con grande piacere per aiutarmi . Ci accordammo sugli orari delle lezioni, risolsi i miei problemi ed ebbi la fortuna di conoscere ed apprezzare una buona persona e una famiglia veramente gradevole. Ad un certo punto dovetti smetterla di collezionare libri, ero arrivato ad una condizione tale che potevo quasi aprire una biblioteca, allora cominciai a regalarne. Quando partii per il servizio militare ritornavo alla discarica solo durante le rarissime licenze, dopo il congedo ricominciai a passare ma con meno frequenza poichè iniziai a lavorare lontano da casa. In seguito venne ristrutturata, rimase chiusa parecchio tempo fino a lavori ultimati e alla riapertura il vecchio signore andò in pensione lasciando orfani i suoi amici della sua simpatia e di tutti i libri .