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13 a tavola: tra superstizione ed ironia

Scritto da Alessandra Maradei il 1 settembre 2012
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Divertimento e spensieratezza hanno accompagnato il pubblico che gli scorsi 11, 17 e 24 agosto 2012 hanno assistito alla messa in scena di 13 a tavola, commedia brillante del francese Marc- Gilbert Sauvajon, autore teatrale di repertorio salottiero.

Protagonisti indiscussi delle tre serate sono stati i giovani attori della Compagnia del Cucco, premiati ancora una volta dal grande consenso di pubblico per la capacità di caratterizzare in maniera originale ciascun personaggio e di tener desta l’attenzione dello spettatore grazie ad una notevole abilità nel calcare la scena. L’assiduità, l’impegno e la costanza con cui questi giovani under16 sono riusciti a portare a termine questo ultimo lavoro costituiscono motivo di orgoglio per la Compagnia del Cuccoimpegnata ad avvicinare al teatro le nuove generazioni, rendendo più agevole il dialogo e le forme di cooperazione e collaborazione.

La scelta di una commedia dal ritmo leggero e scorrevole risponde appunto al tentativo di incuriosire ed attrarre una sempre più variegata categoria di spettatori che sappia rintracciare in queste semplici storie riferimenti agli aspetti più comici della realtà quotidiana e alle diverse “tipologie di personaggi” che si muovono sulla scena della vita.

Giocando ironicamente sulla scaramanzia, la commedia in tre atti enumera in maniera avvincente e divertente le manie della padrona di casa Maddalena Villardier che, a due ore dalla cena di Natale, rendendosi conto che i commensali saranno in tredici, inizierà un affannoso lavoro per aggiungere o sottrarre qualcuno. La scena inizia così a popolarsi di un ricco caleidoscopio di personaggi attraverso i quali l’autore deride il mondo dell’apparenza e delle formalità di cui si fanno portavoce.

Divertenti gag ed esilaranti colpi di scena si susseguono a ritmo incalzante econsentono al pubblico di apprezzare il potere di attrazione insito nel teatro ela bravura di questi giovani attori.