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Di giorni, di notti e di altre stelle…

Scritto da Francesco M.T.Tarantino il 1 settembre 2016
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Intendere il sogno come un accidente della notte, come un incentivo ad elevarsi, a riconsiderare le cose che accadono e che attanagliano l’anima in una morsa che stringe e che allentandola sai che ti lascia respirare. Sembra facile come scriverlo ma nel sogno dove soccombi e non hai potere di divincolarti tutto è più difficile, tutto si arresta lasciandoti in una prostrazione che ti toglie il respiro e ti mette davanti la disperazione per non avere una possibile via d’uscita, per l’incognita della trasmutazione, della dissolvenza dell’essere che scompare, che s’infrange, che è la fine… leggi tutto