www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

Il giro del mondo in otto giorni

Scritto da Raffaella Santulli il 1 giugno 2015
facebooktwitterfacebooktwitter

La tavola del mondo ha violato le frontiere e si è congiunta in un grande impasto dove gli ingredienti valorizzano le risorse enogastronomiche dei differenti paesi.

Il cibo è mito, è sapere, è il fedele termometro del progresso, del gusto sensoriale – dello spirito anche – sul quale si costruiscono valori di civiltà, di scienza, di creatività.

Il fatto, l’episodio, la filosofia del mangiare entrano in ogni aspetto della vita.

I personaggi del potere, del pensiero, del colore e dello scalpello sono indagati sulle loro abitudini gastronomiche; i divi del Cinema se… al fondo del loro successo c’è anche una qualche particolare abitudine alimentare.

Il mondo a tavola concede spazio alle innovazioni, alle esigenze alimentari d’ogni giorno, rispetta tutte le consuetudini che portano gusto, stile, preferenze, ci rappresenta le tante diversità dei propri tesori gastronomici racchiusi in ogni angolo delle sue terre.

Il messaggio culturale della cucina oltrepassa l’Oceano, attraversa i Deserti, trasvola le cime più alte del Globo per scambiare con l’Oriente le tradizioni più antiche.

Profumi, sapori, colori.

Dal nostro sublime nettare, emozione per il palato, che sicuramente ha una posizione privilegiata fra gli occidentali piaceri conviviali, al vino dell’Islam che con la forza del respiro di mille draghi dà il buongiorno al mondo intero.

E allora: “Beviamo, perché attendere i lumi? Il giorno vola…”.     (Anacreonte)