E’ certamente la più antica Fiera dell’arco alpino, quella che si tiene ad Aosta il 30 e 31 gennaio, in concomitanza con i “tre giorni della merla” leggenda storica lombarda che significa i “giorni più freddi” dell’anno.
Di fiera in fiera, da mille anni ormai nella città di Aosta, la storia si ripete, con una rassegna commerciale senza precedenti. Promossa dalla Regione Autonome Vallèe d’Aoste Assessorat des Activitè productiyed et des Politiques du Travaii, con la collaborazione de :IVAT— Institut Valdòtain de l’Artisanat Typique.
La Fiera di Sant’Orso, resta l’espressione autentica dell’artigianato valdostano (soprattutto quello del legno), visitando questa rassegna, ospitata nelle strade del centro storico, è possibile tuffarsi nella cultura classica Valdostana e riscoprire antiche tradizioni contadine, come la cucina del passato.
In questa ragione nascosta tra i monti, confinante con Francia e Svizzera, questa rassegna commerciale ha saputo, attraverso i secoli mantenere viva la sua storia. Quest’anno da parte degli organizzatori, hanno creato due momenti di questo avvenimento internazionale.
I turisti italiani ed esteri, potranno incontrare nell’Atelier di Piazza Chanoux gli artigiani professionisti, mentre nel Padiglione Enogastronomico sarà possibile gustare i veri sapori della tradizione, dai vini, ai formaggi (fontina e tome) oltre altri prodotti legati alla vita intima dei montanari. Nel centro storico negli ultimi due giorni del mese di gennaio, si potranno incontrare i montani, che dai paesi della montagna scenderanno ad Aosta, per offrire i loro prodotti e far rivivere, con suoni e canti i momenti storici del passato. Insomma è la storia che si ripete, da oltre mille anni. Oltre all’esposizione di oggetti di produzione artigianale di sapore più antico e alle realizzazioni più moderne si possono trovare prodotti enogastronomici valdostani.
Lungo il percorso della Fiera Spettacoli di musica tradizionale e somministrazione di prodotti tipici presso appositi padiglioni, gestiti da Pro-Loco valdostane.