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Ad Amsterdam il Woonbeurs

Scritto da Carla Rinaldi il 3 ottobre 2011
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Diciamoci la veritá, se un tempo quando si metteva su casa la scelta variava giusto tra  la famigerata arte povera che costava tantissimo, e il moderno che sembrava la sala d’attesa dell’ospedale Fatebenefratelli, oggi il design ha rivoluzionato tutto. Prima le case si sceglievano se avevano la stanza da letto grande dove mettere l’armadione di legno, la cucina spaziosa in cui infilare la cucina Scavolini e il bagno assolutamente marmoreo stile cimitero perché faceva ricchi. Ad Amsterdam, qualche giorno fa, c’é stato un evento imperdibile per gli amanti del design, il Woonbeurs, si tratta di  un’enorme fiera  che attira turisti da tutto il mondo, in prima fila ovviamente i giiapponesi che questa volta almeno avevano di che fotografare. Io, che sono la vostra indispensabile inviata, sono andata a curiosare e, alla fine, ho tratto le mie conclusioni. Se si sceglie una casa, l’importante é che abbia un enorme unico spazio in cui far convivere giganteschi vasi con fiori che sembrano carnivori, vasche da bagno papabili per i prossimi mondiali di nuoto, sedie pieghevoli di cartone tutte intrecciate che quando ti siedi stai certo che quello é il lato sbagliato, comodini con cuccia annessa per il gatto, tappeti spropositati fatti con il copertone delle ruote, lampade industriali che costano l’ira di Dio ma sono volutamente autentiche, ció significa che il designer non si é preso nemmeno la briga di riprodurle ma ha preso un furgone, é andato in qualche fabbrica dismessa e/o una discarica, le ha caricate,non le ha ripulite nemmeno della ruggine perché altrimenti sembravano troppo nuove, e ad una cifra che parte da seicento euro, le vende agli amanti dell’usato? del vintage? dell’originalitá?

A me piace il design, appartengo a quella folta schiera di lettori di giornali specializzati, trovo che sia spesso accessibile, spiritoso, interessante ma gli eccessi li trovo solo grotteschi. Di solito queste tipo di manifestazioni raccolgono voultamente solo l’assurdo, Woonbeurs invece vola basso, dá spazio ai tantissimi negozi locali che fanno cose meravigliose, tessuti strepitosi, lavorazione del legno, intreccio dell’oro, arredamento  per giardini in cui gli olandesi sono campioni del mondo. Mi sono divertita, se vi capita il prossimo anno fateci un salto, dura una settimana, é variegato, si va dalle antiche carrozze da passeggio rivisitate come dondoli da giardino, a cappelli militari trasformati in borse. Io mi sono comprata un tappeto che mi ha riparato sulla bici tornando a casa.