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Il turismo dell’anima

Scritto da Alfredo Zavanone il 1 agosto 2012
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Stile di vita, gite nei boschi e laboratori artigianali

Lontano dal mondo, in serena solitudine, i turisti dell’anima sono in costante aumento allo scopo di ritrovare l’armonia in conventi e monasteri, dedicando le giornate alla riflessione ed agli incontri con intellettuali e uomini di Chiesa.

In questo modo i laici hanno la possibilità di riscoprire il valore della preghiera silenziosa e di riflettere sulle grandi tematiche esistenziali, e fra i luoghi di vacanza maggiormente gettonati in questo senso figurano: Vallombrosa, Camaldoli, Montecassino, Assisi, Todi ed Oropa (Biella), in testa fra gli oltre 300 monasteri ed abbazie disponibili ad accogliere le persone desiderose di fare questo tipo di esperienza.

E’ un turismo che conta un numero sempre crescente di donne, soprattutto per quanto riguarda i prodotti enogastronomici che vengono confezionati dai monaci, i quali dispensano le ricette segrete solo ai vari aficionados.

I turisti alloggiano nelle loro celle oppure in apposite camere e i tempi moderni sono arrivati anche qui grazie alla presenza della tv, ormai insostituibile compagna di vita. Uomini e donne alloggiano separatamente e ogni giorno si partecipa alla quotidiana liturgia, animata dai canti di lode dei monaci e alternati ai silenziosi momenti di meditazione.

I monasteri di tipo “benedettino” sono situati sulle montagne, oppure in collina od in aperta campagna, mentre quelli “francescani” o “domenicani” si trovano fuori dalle mura cittadine perché all’epoca sorsero come luogo di conversione delle masse.

La giornata – tipo è strutturata in questo modo:

sveglia dei monaci alle 5.00 con preghiera di inizio giornata (alcune congregazioni suonano il “Mattutino” nel cuore della notte, rituale dal quale gli ospiti sono esentati)

colazione alle 8.00 ed inizio di lavori manuali o intellettuali (in alcuni conventi arrivano i quotidiani e i settimanali)

Santa Messa alle 10.00 e dopo il rintocco della campana di mezzogiorno i monaci si raccolgono in preghiera per l’Ora Sesta

Pranzo alle 12.30 nel refettorio e a seguire una breve ricreazione

I conventuali riprendono poi le loro attività ed i turisti hanno la possibilità di consultare libri e di riposarsi

Canti alle 17.00 per l’Ora Nona, nei festivi vengono celebrati i Vespri

Cena alle 19.30, seguita dalle preghiera di fine giornata

Alle 22.00 tutti a letto; solo in alcuni casi gli ospiti possono attardarsi fino a dopo mezzanotte

In alcuni monasteri si organizzano corsi di restauro di libri, erboristeria, floricoltura e canto gregoriano, mentre per quanto riguarda gli esercizi spirituali la scelta non è ristretta solo a quelli cattolici. Ad esempio nel convento di S. Francesco a Subiaco (Roma) lo Yoga Club romano periodicamente organizza due 48 ore (una a Natale, l’altra a Capodanno) per riscoprire la meditazione orientale, mentre in Piemonte uno dei maggiormente frequentati è quello della comunità di Bose, nel comune di Magnano (Valle Elvo – Biella) dove opera il monaco Enzo Bianchi, fondatore e priore della Comunità Monastica Biellese. Per tutto l’anno è possibile seguire incontri e conferenze sui maggiori temi filosofici e il religioso va spesso in televisione per illustrare il calendario di iniziative e le caratteristiche del turismo religioso. Il suo sito è www.monasterodibose.it.

Durante l’inverno una delle mete privilegiate è il monastero di Camaldoli (Arezzo), nel cuore delle fiabesche foreste del Casentino innevate, e sempre in Toscana è possibile soggiornare presso l’eremo di San Galgano (Siena), risalente al 1182/1185 e che ancora oggi conserva la spada del Santo, conficcata nella roccia, proprio come narra la leggenda (www.sangalgano.info).

A Torino ogni anno si svolge il consueto raduno sul tema “Spiritualità, analisi di un fenomeno in ascesa”, con un ricco cartellone di film in proiezione, fra i quali “Il grande silenzio” del regista Philip Groning, che riscuote sempre un grande successo di pubblico e di critica.

Da testi quali la “Guida dei Monasteri d’Italia” è possibile conoscere bene le singole realtà più da vicino e scegliere via via quella che maggiormente si combina con i propri gusti e necessità del momento.

I costi sono variabili e comunque sempre al di sotto di quelli praticati dai normali alberghi, spesso vanno ad offerta libera.

Stile di vita, gite nei boschi e laboratori artigianali