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Un negozio al Polo Nord

Scritto da Ferdinando Paternostro il 1 luglio 2012
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In città si susseguono le ondate di calore; ci si difende con i condizionatori, ma c’è chi esagera. Spesso capita di entrare, sudati e accaldati, in esercizi commerciali  in cui la  pessima  regolazione dell’aria condizionata e il freddo dei banchi frigorifero producono un micidiale “effetto igloo” : per passare in pochi secondi dai quaranta gradi di fuori  ai meno di venti …ci vuole un fisico allenato!

I responsabili dei megastore della grande distribuzione sanno che il fresco, in giornate di gran caldo, attira i clienti e conserva meglio le merci deperibili; basterebbe però un po’ di buon senso. E’ necessario rischiare di ammalarsi per comprare pane e latte ? Raffreddori, sinusiti, laringiti, bronchiti,  ma anche paralisi a frigore del facciale, contratture muscolari sono i nuovi mali di stagione. Con scarso rispetto per le “categorie a rischio“: l’anziano obbligato farsi un po’ di spesa o il bimbo trascinato al supermercato da un indaffaratissimo genitore devono ammalarsi per forza?  Per non dire di chi, per lavoro, nei supermercati è costretto a passarci le otto ore di turno…

Esagerare con l’aria condizionata non è solo una incivile disattenzione, un inutile spreco di energia e uno stolto aumento di entropia del sistema mondo, ma anche un attentato alla salute e protestare, in questi casi, è sacrosanto.

 

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