conosco le notti brave in Romagna
quando il caldo che appiccica
e i grilli logorroici
ti cacciano dai letti madidi
e ti spingono verso il mare
lucido di luna e di mucillagine
impaziente di assecondare le virate dei corpi in amore
sento ancora il tintinnio del ghiaccio nel negroni
i decibel che rintronano nei polmoni
le minigonne come promesse allettanti
i divanetti appartati
il buio complice di lingue e mani
la frescura del molo sotto il piede del faro
i lettini troppo stretti
le gambe sufficientemente larghe
e le stelle guardone…
poi l’incandescenza dell’erba secca arrotolata
che abbaglia la mente e confonde le lucciole
respiro i bomboloni fumanti
e il pane appena sfornato
che inaugurano il giorno
sui cruscotti imbanditi dal sole
tu, poeta on the road
mi trascini dentro gli odori iodati di pineta
mi riporti a sprofondare nella sabbia umida di sera
mi disegni la via di casa
e mi sbatti in faccia un miraggio
verso cui cavalco in totale incoscienza
ora riprendi la moto
e sfreccia sull’autostrada
non voglio che ascolti
i miei pensieri fucsia
di femmina