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SPIGOLATURE – Maria Maddalena -

Scritto da Francesco M.T.Tarantino il 1 giugno 2012
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Celebrando i riti della passione, morte e resurrezione di Cristo ci siamo imbattuti in diversi personaggi che popolano i Vangeli: Giuda che tradisce Gesù di Nazareth, Barabba che viene liberato al posto suo, Pietro che lo rinnega, Pilato che se ne lava le mani, i sommi sacerdoti Anna e Caifa che lo fanno crocefiggere, gli apostoli che si smarriscono e se ne allontanano.

Ma i Vangeli riferiscono che alcune donne che accompagnavano Gesù assistettero da lontano alla sua crocefissione e morte; tra queste c’era Maria Maddalena.

Leggiamolo nel Vangelo di Marco al cap.15, versi 40-41:

“Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano. Tra di loro vi erano anche Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo il minore e di Iose, e Salome che lo seguivano e lo servivano da quando egli era in Galilea, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.” 

Anche il Vangelo di Matteo ne parla nel cap.27, versi 55-56:
“C’erano là molte donne che guardavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per assisterlo; tra di loro erano Maria Maddalena, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedeo.”

Il Vangelo di Giovanni (cap.19, verso 25) riferisce:
“Presso la croce di Gesù stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa, e Maria Maddalena.”

Soltanto il Vangelo di Luca riferisce l’episodio senza fare nomi (cap.23, verso 49):
“Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea stavano a guardare queste cose da lontano.”

Ma narrano ancora i Vangeli che Maria Maddalena fu la prima a vedere Gesù risorto. Potremmo leggerli tutti ma soffermiamoci su quello di Giovanni che al cap.20, versi 11-18; narra:
Maria, invece, se ne stava fuori vicino al sepolcro a piangere. Mentre piangeva, si chinò a guardare dentro il sepolcro, ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l’altro ai piedi, lì dov’era stato il corpo di Gesù. Ed essi le dissero: ‹‹Donna perché piangi?›› Ella rispose loro: ‹‹Perché hanno tolto il mio Signore e non so dove l’abbiano deposto››. Detto questo , si voltò indietro e vide Gesù in piedi; ma non sapeva che fosse Gesù. Gesù le disse: ‹‹Donna perché piangi? chi cerchi?›› Ella pensando che fosse l’ortolano, gli disse: ‹‹Signore, se tu l’hai portato via, dimmi dove l’hai deposto, e io lo prenderò››. Gesù le disse: ‹‹Maria!›› Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: ‹‹Rabbunì!›› che vuol dire:  ‹‹Maestro!›› Gesù le disse. ‹‹Non trattenermi perché non sono ancora salito al Padre mio; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro”››. Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che egli le aveva detto queste cose”.

Come possiamo vedere la presenza di Maria Maddalena è accertata dai Vangeli. Ma chi era costei?

Mi occupo di questa figura per sfatare un mito, quello della donna che per secoli ha rappresentato “l’incarnazione dell’attrazione femminile”. Tale immagine si è sviluppata tra il IV e il VI secolo divenendo tradizione solo nella chiesa occidentale. Ma nei testi più antichi, oltre ai Vangeli i testi dei Padri della chiesa, essendo stata Maria Maddalena presente alla crocefissione, alla sepoltura, e per prima aveva annunciato la resurrezione di Gesù; ed essendo stata altresì una discepola di Cristo; ella è un’importante testimone della fede. Una fonte di ispirazione! Non a caso nel corso dei secoli la sua immagine era stata per molti il motivo della penitenza, della conversione, dell’ascesa verso Dio. Lei entra nella poesia, nel teatro, nei romanzi, nell’arte figurativa; anche se la sua popolarità è stata dovuta più alla sua sessualità anziché alla sua testimonianza.

Un testo fondamentale per comprendere la figura di Maria Maddalena è proprio il Vangelo secondo Maria, scoperto due secoli fa, che ci può illuminare sulla comprensione della sua persona.

Intanto diciamo che la sua immagine nella storia è quella di una donna attraente e peccaminosa che si ravvede e si pente grazie a Gesù. Nel Medioevo godeva di grande stima al pari di Maria madre di Gesù. Quest’ultima senza peccato originale (immacolata concezione) veniva posta su un piedistallo e quindi lontana dalla realtà dei credenti (siamo tutti peccatori). La Maddalena con il suo passato peccaminoso era vista più vicina agli uomini e infondeva sicurezza per la redenzione di ciascuno. Infatti la cristianità di allora, dopo Gerusalemme, Roma, Santiago di Compostela, si recava in pellegrinaggio a Vézelay, in Francia dove sono ospitate le presunte reliquie di Maria Maddalena.

Fino al Concilio Vaticano II (1969), si è identificata Maria Maddalena con Maria sorella di Marta e di Lazzaro. Altre suggestive ipotesi si sono fatte sulla sua identificazione: la peccatrice convertita,  l’adultera, la samaritana,altre; tutte comunque peccatrici e penitenti dopo essersi convertite.

Nella tradizione orientale, Maria Maddalena è rimasta la testimone della resurrezione; diversi padri della chiesa la descrivono come discepola e apostola, pur essendo donna. Addirittura Ignazio d’Antiochia (VI secolo) in un sermone fa dire a Cristo:

Annunciate ai miei discepoli i misteri che avete visto. Diventate i primi maestri. Pietro che mi ha rinnegato dev’essere ammaestrato sul fatto che io posso anche scegliere donne come apostoli.

È soltanto nella tradizione occidentale che viene accreditata l’immagine di Maria Maddalena come peccatrice convertita e penitente; i sermoni di Gregorio Magno su di lei, si incentrano sulla sua figura di penitente per eccellenza. Insomma l’immagine della Maria Maddalena prima testimone della resurrezione è stata adombrata da questo suo presunto ruolo di peccatrice convertita e quindi devota.

Scrive Susan Haskins:
E così la metamorfosi di Maria Maddalena era completa. Dalla figura evangelica, con il suo ruolo attivo come araldo della vita nuova – apostolo prima degli apostoli – diventò la prostituta redenta e il modello cristiano della penitenza: una figura manovrabile e dominabile, un’arma effettiva e un mezzo di propaganda contro il suo proprio sesso.

Intenzionalmente ingannevole è stata l’identificazione di Maria Maddalena con la peccatrice di cui parla il Vangelo di Luca. La sua immagine fu volutamente adatta per trasformare la donna che annunciava il Vangelo, con una donna che fosse di esempio per una chiesa misogina.

In un dipinto del XIII secolo Maria Maddalena è rappresentata come un’eremita, con una mano benedicente e con l’altra che mostra una scritta in latino (ve la risparmio), che in italiano recita: Non disperate voi che siete soliti peccare, ma ristabilite la relazione con Dio secondo il mio esempio.

È l’immagine della penitente che invita al ravvedimento e alla conversione. Questa immagine va in frantumi con la revisione del calendario dei santi che, appunto con il Concilio Vaticano II, a proposito della celebrazione del giorno dedicato a Maria Maddalena afferma:  celebra solo colei a cui Cristo apparve dopo la resurrezione e in nessun modo alla sorella di santa Marta, né alla peccatrice alla quale il Signore perdonò i peccati.

Frantumata l’immagine della peccatrice penitente, proviamo a vedere chi fosse la vera Maria Maddalena. Le fonti più antiche su di lei sono i quattro Vangeli che attestano la sua presenza alla crocefissione e il suo seguire Gesù fin dall’inizio della sua predicazione. Pur nella loro diversità i Vangeli concordano su alcune cose che riguardano la Maddalena. Ella è chiamata Maria di Màgdala; è una dei discepoli di Cristo e tutti la riconoscono protagonista negli eventi della crocefissione, della sepoltura e della resurrezione. Chi fosse Maria Maddalena prima di incontrare Gesù, i Vangeli non ne parlano; cerchiamo allora di saperne di più partendo dal nome. Maddalena non è un nome ma indica il paese da dove essa veniva: Màgdala. L’evangelista Luca lo dice chiaramente al cap.8, versetto 2, del suo Vangelo:
…e alcune donne che egli aveva guarito da malattie e liberato da spiriti maligni. Le donne erano Maria di Màgdala, dalla quale Gesù aveva scacciato sette demoni…”     (Bibbia Interconfessionale).

Di ogni Maria del Nuovo Testamento è riconoscibile la Famiglia, ad esempio: Maria madre di Gesù, Maria madre di Giacomo, Maria di Iose, Maria di Giacomo, Maria sorella di Marta e di Lazzaro, Maria di Cleopa, infine Maria di Màgdala la quale non porta il nome di un padre o di un coniuge o di un fratello bensì il luogo da cui proviene. Infatti Màgdala, dopo approfonditi studi anche archeologici, risulta essere la località verso la quale si diresse Gesù con la barca, insieme ai suoi discepoli dopo aver sfamato quattromila persone con sette pani e pochi pesci, come riportato da Matteo, cap.15, verso 39:
E Gesù, dopo aver congedato la folla, salì nella barca e andò al paese di Magadan”. (Màgdala, a ovest di Galilea).

Marco, al cap.8, verso 10 riporta:
“E, subito, salito sulla barca con i suoi discepoli, andò dalle parti di Dalmanuta”. (Màgdala).

Alcune versioni hanno Magadan, Dalmanuta, altre Màgdala; potrebbe essere quella città a nord di Tiberiade: Migdal dove testimonianze di antichi pellegrini situavano Màgdala tra Tiberiade e Cafarnao, dov’era la casa di Maria Maddalena presso la chiesa che l’imperatrice Elena (IV secolo), aveva fatto costruire in suo onore. Alla fine del XIII secolo quella chiesa non era più in uso. Scrive Ricoldus de Monte Crucis nel 1294, nei suoi appunti di viaggio: In seguito arrivammo a Màgdala […], la città di Maria Maddalena, presso il lago di Gennezaret. Vi scoprimmo in lacrime e piangemmo, perché trovammo una magnifica chiesa, perfettamente intatta, ma usata come stalla. In quel posto, allora, cantammo e annunciammo l’evangelo della Maddalena.

Essendo Màgdala sulla strada da Nazareth a Cafarnao, Gesù sicuramente ci deve essere stato ed è proprio lì che alcuni farisei lo interrogarono chiedendogli un segno dal cielo “per metterlo alla prova”, come racconta il vangelo di Matteo cap.16, versetto 1: “I farisei e i sadducei si avvicinarono a lui per metterlo alla prova e gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo”.

Anche l’evangelista Marco al cap.8, versetto 11, racconta:
Allora vennero i farisei e si misero a discutere con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo”.

Il fatto che a Màgdala ci fossero dottori della legge, implica che ci fosse anche una sinagoga; è verosimile che Gesù vi abbia insegnato e che vi avesse operato anche delle guarigioni, come attesta il Vangelo di Matteo, cap.4, verso 23:
“Gesù andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando il vangelo del regno, guarendo ogni malattia e ogni infermità tra il popolo”.

Quindi Gesù conosceva bene la città e non è escluso che si sia imbattuto in Maria Maddalena dalla quale scacciò sette demòni come narra il Vangelo di Luca, cap.8, versetto 2:
“Con lui erano i dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti maligni e da malattie: Maria Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni;”.

È questa una reale possibilità; sta di fatto che la ritroviamo facente parte della cerchia degli apostoli in modo permanente. Seguire Gesù voleva dire fare una scelta radicale, cambiare modo di vivere, vivere in povertà, vivere in astinenza sessuale, avere a che fare con gente di ogni risma, essere minacciati da ebrei e romani. Maria Maddalena era pronta a tutto ciò pur di seguire Gesù.

Gli evangelisti parlano delle donne che seguivano Gesù come unica fonte della morte, della sepoltura e della resurrezione di Cristo Gesù; le uniche che con i romani potevano confutare la voce messa in giro, riportata dal Vangelo di Matteo, cap.28 versi 11-15:
“Mentre quelle andavano, alcuni della guardia vennero in città e riferirono ai capi dei sacerdoti tutte le cose che erano avvenute. Ed essi, radunatisi con gli anziani e tenuto consiglio, diedero una forte somma di denaro ai soldati, dicendo: ‹‹Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e lo hanno rubato mentre dormivamo”. E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi solleveremo da ogni preoccupazione››. Ed essi, preso il denaro, fecero secondo le istruzioni ricevute e quella diceria è stata divulgata tra i giudei, fino al giorno d’oggi”.

Di queste donne come testimoni gli evangelisti menzionano diversi nomi, ma quello di Maria Maddalena è comune in tutti; essa viene riportata come la testimone chiave, la prima testimone della resurrezione del Signore. Il Vangelo di Giovanni ne parla addirittura come unica donna presente all’evento. Leggiamolo nel cap.20, versi 16-18:
“Gesù le disse: ‹‹Maria!›› Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: ‹‹Rabbuní!›› che vuol dire: ‹‹Maestro!›› Gesù le disse: ‹‹Non trattenermi, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ dai miei fratelli, e di’ loro: “Io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro” ››. Maria Maddalena andò ad annunciare ai discepoli che aveva visto il Signore”

Maria Maddalena era di Màgdala, una città commerciale, fortificata, teatro di religioni diverse a confronto, città ricca dove transitavano mercanti e culture differenti. fin da piccola aveva respirato quelle tensioni: violenza, povertà, ingiustizia. Il suo incontro con Gesù fu per lei liberatorio tanto da indurla a seguirlo fin sotto la croce e ad annunciarne poi la resurrezione: una roba da pazzi!

Per conoscere un po’ di più Maria Maddalena, non possiamo non citare il Vangelo secondo Maria.

Nei frammenti di questo Vangelo, Maria non parla di se, ma la lettura di esso ci permette di scoprire qualcosa di lei, per esempio la determinazione con la quale racconta quel che lei sa e i discepoli non sanno:
Quel che per voi è celato, io ve lo racconterò” (Vangelo secondo Maria, cap.10, verso 8).

Maria ha alcuni ricordi di Gesù che gli altri non hanno; il Signore che le dice:
“Benedetta sei tu, perché non sei turbata quando mi vedi” (leggi Vangelo di Maria, cap.10, versi 14-15).

Persino Pietro dirà a Maria:
‹‹Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Dicci le parole del Salvatore, che tu ricordi, quelle cose che tu conosci e noi no, quelle che noi non abbiamo neppure udito›› (Vangelo secondo Maria, cap.10, versi 1-6).

E subito dopo che il Signore è salito al cielo, i discepoli piangono, hanno paura che annunciando l’Evangelo patiranno la stessa sofferenza patita da Gesù. Maria scaccerà da loro la paura e abbracciandoli li incoraggerà:
“Non piangete e non siate tristi. E non fatevi due cuori, perché la sua grazia sarà con voi tutti e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, perché Egli ci ha preparati, Egli ha fatto di noi Esseri umani”. (Leggi il Vangelo secondo Maria, cap.9, versi 14-23).

Alla disperazione e allo smarrimento dei discepoli Maria contrappone la lode al Signore. Egli ci ha fatto Esseri umani”: questa è l’opera di trasformazione che Gesù ha operato, da persone a Essere umani, come un atto creativo che rigenera il credente affinché agisca. Maria invita i discepoli a volgersi al Salvatore che è venuto per liberarli e proteggerli.

Maria trasmette loro un insegnamento che Gesù aveva impartito solo a lei; l’insegnamento sul nous combinato col termine pneuma i quali indicano l’essenza divina e mettono ordine nell’anima tanto da permettere il contatto con il divino. Il nous è l’intelletto che permette a Maria di non essere turbata, e quando ella chiede al Salvatore se la visione si scorge con lo spirito o con l’anima, il Signore risponde:
“Egli non vede né con l’anima, né con lo spirito, ma con l’intelletto (nous), che [è] in mezzo a quei due” (Confronta i versi 20-22 del cap.10 del Vangelo secondo Maria).

Non è qui la sede per inoltrarci in categorie filosofiche o teologiche, di certo, mediante il Vangelo di Maria Maddalena, apprendiamo che accanto all’anima e allo spirito è collocato il nous, l’intelletto che da categoria umana diventa categoria divina, trascendente, e come tale permette di mettere ordine nell’anima per cercare Dio.

Volgendo alla fine questo mio discorso, vorrei sottolineare che l’immagine della Maddalena peccatrice e penitente, per quanto suggestiva, non rende ragione alla Maria di Màgdala quale discepola e apostola di Gesù. Quindi oltre il mito c’è la Maria Maddalena donna, fonte di ispirazione e di insegnamento, del Vangelo secondo Maria, la quale, ha voluto raccontarci la nuova relazione con la divinità e indicarci la via verso l’alto. Se la Maria penitente indicava ai peccatori, con il suo esempio, come ristabilire la relazione con Dio; la Maria Maddalena storica non si limita ad essere un esempio ma ci testimonia che lei è un Essere umano e che tutti lo sono. L’amore di Cristo e il suo potere di redenzione si può scorgere in ogni persona. L’intelletto in cui è stata immessa nuova vita può pilotare l’anima verso l’Essere umano:
“Il Figlio dell’Essere umano è nel vostro intimo. Andate al suo seguito. Quelli che lo cercano, lo troveranno” (Vangelo secondo Maria, cap.8, versi 18-21)

Nel Vangelo di Maria Maddalena il Figlio dell’Essere umano è il Salvatore e viene chiamato il Beato, il Buono:
“Per questo il Buono è venuto in mezzo a voi, a quanti sono in armonia con tutta la Natura per restituirla alla sua radice” (Confronta il Vangelo secondo Maria, cap.7, versi 17-20).

Cristo ha reso impotenti le potenze che provocano sofferenza e disordine: tenebra, concupiscenza, ignoranza, ira. La via verso l’alto è diventata percorribile.

Voglio concludere questa trattazione su Maria Maddalena con un salmo non canonico che le rende giustizia come donna, come discepola, come testimone e come apostola:

“‹‹Maria, Maria, conoscimi: non mi trattenere.
Asciuga le tue lacrime e sappi che io sono il tuo
maestro. [… ]
metti da parte la tua tristezza e compi per me questo servizio:
sii una messaggera per quelle anime erranti [… ]
impiega tutta la tua abilità fino a che tu abbia condotto le pecore
al pastore delle pecore››.
‹‹Rabbi, mio maestro, compirò i tuoi comandamenti,
nella gioia di tutto il mio cuore.
Al mio cuore non darò riposo,
ai miei occhi non concederò sonno,
ai miei piedi non concederò riposo,
finché le pecore
non abbia raccolto nell’ovile››.
Lodata sia Maria
perché ascoltò il suo Maestro.
Essa compì il suo comandamento nella gioia di
tutto il suo cuore.

Salmo di Eraclide, 1,2-5.22-23.30-32

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