Entravano le foglie degli alberi
nell’azzurro davanzale della finestra
E tu, soprassatura di realtà e di potenza
dimoravi nell’orto del mio ludibrio…
Era il rancore beato della felicit
il bisbiglio del vento tra gli alberi
E tu, sovraccarica di ori e di porpora
il passo nella bellezza delle tre grazie
Entrava il corteo del tuo corpo ignudo
scosso dalle foglie degli alberi
E tu, soprassatura di spazio e di quarzo,
alzavi lo stendardo del mio stupore
tra albatri e baratri
“Se noi vinciamo nel lutto della porpora
getteremo l’onta della sconfitta – dicesti –
ricchi di gloria e nudità…”
Da LA BELLIGERANZA DEL TRAMONTO LietoColle, Faloppio 2006