www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

CS

Scritto da Francesco M.T.Tarantino il 1 marzo 2012
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Mi resta il ricordo di un vicinato
che ha visto i nostri giochi di bambini,
oltre quei margini dell’abitato,
ad inseguire tutti gli uccellini.

Oscuri pomeriggi a raccontarci
le storie di fantasmi remiganti
tra le murge della Costa e immaginarci
ciclopi paladini e naviganti,

visti nei libri o al cinema all’aperto,
in estate, quando andavamo in piazza
per ascoltar la banda od un concerto;
e poi l’indomani a giocare a mazza.

Eri un amico buono come il pane,
tra i banchi di scuola o fuori nei giochi,
quando volevamo legare un cane
per esser con noi presso i nostri fuochi.

Poi col tempo ci siam persi di vista
ma era bello incontrare il tuo sorriso
su quella strada che sembra una pista
che ora guardi dall’Alto Paradiso.

Sarei felice se un giorno potessi
stringerti ancora la mano nei cieli,
quando mi scadranno i giorni concessi
di vivere in terra tra questi geli.


Dalla raccolta inedita MEMORIE OBLIQUE

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