www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

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Quando i versi sono pochi per ogni pagina immediatamente si pensa ai lirici greci o ai poeti cinesi e giapponesi, agli haiku, che fermano in un lampo la tessitura di una emozione, l’immagine di un momento essenziale ed unico.
Ma il libro di Tutino non mi ha riportato a questi archetipi, forse perché sono piuttosto il frutto di una scarnificazione e non di una essenza, di un raggiungimento che passa attraverso la densità di una scrittura ricca e articolata per poi diventare traguardo, epigramma, perfino sentenza… leggi tutto