Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta del Comitato LASTA indirizzata al Presidente del Parco Nazionale del Pollino:
“All’esimio Presidente del Parco, difensore dell’ambiente e del nostro territorio
Quando abbiamo appreso la notizia che il Consiglio direttivo del Parco aveva deliberato in favore del SI al referendum contro le trivellazioni , allineati in questo con l’ipocrita Regione Calabria, ci siamo chiesti
PERCHE’?
Pensando e ripensando siamo giunti alle seguenti conclusioni:
L’onorevole, come i personaggi di Pirandello, ha una duplice personalità è il difensore della natura e Presidente del Parco di notte e nell’ombra, di giorno invece è fautore della Centrale ENEl che considera un bene per la salute dei cittadini e la salvaguardia del territorio. Tanti alberi tagliati per creare biomassa, tante emissioni di polveri sottili, tanti camion che abbelliscono le strade del parco a tutte le ore. Cosa possono desiderare di più i miei amministrati- pensava il Pappaterra di giorno-; di notte però si rammaricava per il lavoro perduto nell’ambito del turismo in cambio di pochi posti Enel per i lavoratori che gli stanno tanto a cuore. E’ ingiusto che soffrano -pensava il Pappaterra di notte- ma poi di giorno guardando il fumo che usciva dal camino, non credeva ai suoi occhi e, considerando il godimento degli abitanti della valle, si rasserenava. LA FARSA TERMINA QUI , ONOREVOLE . ORA LEI FACCIA L’UNICA COSA SENSATA CHE COME CITTADINI DI UN PARCO MAL GESTITO CHIEDIAMO CON FORZA DA TEMPO “ CAMBI ROTTA” O SI DIMETTA… A CHE COSA SERVE UNA DELIBERAZIONE CHE DICE NO ALLE TRIVELLE, NO ALLA CENTRALE SULLA CARTA E NON DICE NULLA SU UNA CENTRALE- MOSTRO DI 41 MEGAWATT E SULLA COMPLETA ASSENZA DI CONTROLLI che non siano quelli del controllore-controllato anche se controfirmati da Enti della Regione Calabria che ha firmato autorizzazioni senza rispettare il Decreto della Presidenza del Consiglio? POSSIAMO NOI CREDERE CHE NELLA CENTRALE BRUCI LEGNA VERGINE CERTIFICATA (montagne di biomassa alte 6 metri)) proveniente da CARPANZANO un comune della pre- Sila che ha un territorio di 14 KMq? Nessuna indicazione della quantità nel foglio firmato da un funzionario della Regione Calabria, allegato a una relazione che non risponde alle nostre domande. Ma cosa crede LEI e altri come Lei che i cittadini siano degli idioti a cui si può far bere qualsiasi cosa? E se il cippato venisse da quella zona, quanti alberi sarebbero sacrificati al potere del malaffare dei boschi? La Regione Calabria diffidata a rispondere sull’esecuzione delle prescrizioni ha chiesto ai Comuni se le suddette sono state effettuate, A RIPROVA CHE I CONTROLLI SONO INESISTENTI.DOVE SONO LE COMPENSAZIONI E I POSTI DI LAVORO PROMESSI DA ENEL PER I DANNI CHE ARRECA AI NOSTRI TERR ITORI? Risponda una buona volta non a me ma al suo Consiglio Direttivo e agli abitanti di questo Parco. E’ suo dovere. Lei ne è il Presidente e dovrebbe tutelarlo.
COMITATO LASTA MTArmentano(FORUM Stefano Gioia)”