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Il Mar Morto da millenni fonte di vita

Scritto da Vera De Luca il 1 settembre 2015
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Il Mar Morto, il punto più basso della Terra, è un luogo da non perdere non solo per il suo significato storico nel Vecchio Testamento, ma anche per le meraviglie naturali dei suoi paesaggi. La moglie di Lot, una formazione di sale erosa dal tempo in cima al Monte Sodoma, è un ricordo del racconto biblico di Sodoma e Gomorra. La Locanda del Buon Samaritano, con il suo museo dei mosaici, è vicino al luogo leggendario della Parabola del Buon Samaritano. I rotoli del Mar Morto sono stati scoperti nelle grotte di Qumran, un sito ricco di rovine di 2000 anni fa. Massada, la fortezza e palazzo di Erode ubicato in cima alla montagna, fu il sito dell’ultima postazione Ebraica contro i Romani. Le iniziative turistiche abbondano in questo tesoro naturale inestimabile, con hotel, spiagge, ristoranti e centri commerciali, turismo attivo (gite in jeep e bicicletta, gite su cammello e ospitalità beduina, discese in corda doppia e altro), accanto ad attività artistiche e culturali e le tante riserve naturali uniche.

In questa estate calda perché non rilassarsi andando a scoprire il Mar Morto, situato in Oriente, nel cuore della valle della Grande Fossa Siro – Africana, al confine tra Israele, la Cisgiordania e la Giordania, nella regione storico-geografica della Palestina. Il bacino fu chiamato dagli antichi Greci e dai Romani “Mar Asphaltitus”, cioè “mare di creta”, per la creta galleggiante sulla sua superficie. Una delle cose più speciali di un viaggio in Israele è che dopo solo un’ora di macchina ci si potrà ritrovare in un ambiente naturale completamente diverso da Gerusalemme, ed è la sensazione che si prova quando si arriva al Mar Morto e a Massada, la fortezza romana costruita su un altopiano più di 2000 anni fa dagli Zeloti nei domini di Re Erode. Interessante sarà anche effettuare un tour più lungo di dieci ore come quello del Masada National Park, che inizia con un viaggio passando da Gerusalemme, attraversando l’arido deserto della Giudea. Si prosegue poi per Ein Gedi, dove sono da visitare le terme e la riserva naturale, caratterizzata da una vegetazione rigogliosa e dalla presenza di due fonti d’acqua dolce. All’arrivo poi a Masada è possibile salire in funivia o a piedi per visitare la fortezza sulla montagna che il Re Erode costruì durante la grande ribellione degli Ebrei nei pressi delle città di Sodoma e Gomorra. Una volta in cima a quella che fu l’ultima roccaforte dei ribelli contro le legioni romane, si potranno scoprire le imponenti rovine delle mura della fortezza, della Sinagoga, delle cisterne d’acqua, dei pavimenti musivi e delle terme private di Erode.   Nell’acqua terapeutica del Mar Morto si proverà personalmente la sensazione di galleggiare nelle acque ricche di sali minerali, in media 10 volte superiore alle acque del Mediterraneo. Il bacino del mare, la cui superficie è di 1.020 kmq, si trova a 400 metri sotto il livello del mare, è lungo circa 80 chilometri ed occupa la più bassa depressione della Terra. L’occasione di parlare del Mar Morto ci è stata data anche dalle ricerche scientifiche che hanno dimostrato che i fattori climatici combinati insieme hanno un notevole effetto terapeutico ed inoltre i dannosi raggi ultra-violetti del sole in questo caso vengono filtrati rendendo possibile fare i bagni di sole senza rischiare scottature. Non c’è da meravigliarsi se questo mare chiuso è diventato un luogo di villeggiatura internazionale. Questo territorio è l’unico posto al mondo che combina tutto in uno, clima caldo durante tutto l’anno, un’atmosfera ricca di ossigeno, radiazioni solari terapeutiche UVB, un mare salato ricco di minerali e fango di fama mondiale, sorgenti termominerali calde e lussuose stazioni termali.  Le sue acque, conosciute fin dai tempi dei Romani, sono sfruttate ancora oggi, per le loro qualità curative, per le malattie della pelle e  per i  disturbi reumatici.  Secondo alcuni studiosi il Mar Morto è destinato pian piano a scomparire dal momento che la notevole evaporazione non è sufficientemente compensata dall’afflusso delle acque del Giordano e degli altri più aridi corsi d’acqua.  Un “tocco personale” del Mar Morto è il fango nero, una miscela omogenea di minerali, elementi organici e terra. Spalmando sul corpo il fango nero si ottengono sia benefici cosmetici che terapeutici, conosciuti per pulire e stimolare la cute, liberare da tensione muscolare, migliorare la circolazione del sangue. I trattamenti possono essere effettuati anche a casa propria con la linea cosmetica Dsm – Mon Platin del Dott. Mosè Isawi (www.drisawi.it) che, dopo essersi laureato a Ferrara in Scienze Farmaceutiche, ha costituito a Rovigo una piccola azienda di prodotti dermocosmetici. «La nostra filosofia aziendale, che gode dell’ approvazione del Ministero della Salute e delle autorità competenti – egli ci dice  - è l’ introduzione nel mercato italiano di prodotti naturali, efficaci e sicuri per la salute, la bellezza ed il benessere.  È dalla natura con la sua saggezza senza tempo, che ha saputo produrre sostanze benefiche, che la linea cosmetica prende l’avvio  selezionando nel luogo di origine con tecniche antiche i principi attivi naturali, creando così una fito-cosmesi di qualità che produce benessere psico-fisico.

Ma come si possono raggiungere più facilmente queste bellezze mozzafiato?

Oggi è più facile con il volo diretto El Al Israel Airlines della Sun D’Or che parte dall’aeroporto di Capodichino per Tel Aviv. El Al effettua due voli settimanali, il lunedì e venerdì, con aeromobili Boeing 737/800. Il volo parte dall’aeroporto di Ben Gurion di Tel Aviv alle ore 8 locali ed arriva a Napoli alle ore 10.25, ripartendo poi dall’aeroporto di Capodichino alle ore 11.30 per arrivare a Tel Aviv alle ore 15.45.   Non a caso all’interno di Expo 2015, l’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha presentato in modo inedito Tel Aviv, la città che non dorme mai.  Accanto all’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo hanno partecipato all’evento La Municipalità di Tel Aviv, la EL AL e la Tel Aviv Hotel Association. «Siamo qui – ha detto Avital Kotzer Adari, direttore dell’Ufficio Nazionale israeliano del Turismo (www.goisrael.it  e www.visit-tel-aviv.com) per raccontare l’atmosfera, i colori, i profumi, i molteplici aspetti di una città che sa sempre sorprendere ed incuriosire, una città che negli ultimi anni ha ottenuto moltissimi riconoscimenti e che comincia ad essere inserita tra le mete di vacanze degli italiani che però ne conoscono ancora …. solo alcuni aspetti». Tel Aviv: città posta sotto la tutela dell’Unesco definita “città bianca” con oltre 4.000 edifici Bauhaus; Tel Aviv, una delle città al mondo con la più giovane popolazione in rapporto al numero degli abitanti, culla delle Start up (oltre 1.000), una città con 1741 tra locali notturni e ristoranti ( uno ogni 231 abitanti). Una città verde, dove ogni due ore viene piantato un nuovo albero. E soprattutto: una città facile da raggiungere.