www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

E’ la svolta buona ?…

Scritto da Antonio Masullo il 1 aprile 2014
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Ancora una volta, per non tradire la sua antica vocazione, il nostro paese si è affidato alle capacità di un uomo solo, Matteo Renzi, del quale finora abbiamo potuto apprezzare soprattutto la determinazione e l’abilità nell’occupare sistematicamente la scena mediatica.

Le svariate iniziative del nuovo leader e la forsennata tempistica stabilita per la loro realizzazione hanno molto impressionato l’opinione pubblica e ridotto l’attenzione sulle notizie giornaliere di cronaca nera, di corruzione e criminalità organizzata.

La speranza che Renzi ce la faccia è condivisa dalla maggioranza dei cittadini italiani; si è consolidata l’opinione che questo governo rappresenta l’ultima chance per riportare la nave Italia nella giusta rotta. O Renzi o il caos!!

Il presupposto della frenetica azione politica di Renzi è che se si riesce a far uscire il paese dalla recessione, attraverso qualche stimolo alla domanda e qualche incentivo alle imprese, si può innescare un circolo virtuoso che consentirà di affrontare anche le grandi riforme di cui il paese ha bisogno per diventare finalmente una grande democrazia europea.

Al momento è meglio non lasciarsi sedurre troppo dalle illusioni evitando, però, di cadere nel mero scetticismo qualunquista…..

Il nostro paese è quello che è e la cronaca di questi giorni ne fornisce una spietata fotografia; abbiamo bisogno certamente di uscire dalla recessione,  ma abbiamo anche bisogno di una svolta radicale che scuota l’Italia dalle fondamenta, ribaltando i vecchi schemi non più tollerabili nell’era della globalizzazione.

Ma ritorniamo alla deprimente cronaca riprendendo alcuni casi dai principali organi di informazione.

Milano, appalti truccati per 224 milioni per l’Expo; i vertici della  Regione sapevano.

Inoltrata alla Camera la richiesta di autorizzazione all’arresto del deputato messinese del PD Genovese per l’appropriazione indebita di 5 milioni  di fondi statali e comunitari destinati alla formazione.

A Verona vacilla il sistema del sindaco Tosi; il suo vicesindaco Vito Giacino è in carcere per concussione e la moglie, il collettore delle tangenti, è agli arresti domiciliari. Avevano un tenore di vita “notevolissimo” sebbene prelevassero dal bancomat poco più di 100 euro al mese.

A Napoli la Guardia di Finanza perquisisce l’ufficio del capo della segreteria del governatore Caldoro per una indagine su un’operazione immobiliare nella quale sarebbe coinvolta anche la moglie del governatore.

Il segretario UDC Lorenzo Cesa è stato indagato per finanziamento illecito nell’ambito delle indagini relative alle tangenti collegate al sistema Sistri (monitoraggio smaltimento rifiuti).

Si cerca di sminuirne l’entità del disastro ecologico avvenuto nella Terra dei Fuochi; nell’ultimo rapporto governativo la parola d’ordine è minimizzare responsabilità e danni. La zona avvelenata viene ridotta ad un minuscolo 2% dell’intera area esaminata! Saviano commenta il clamoroso sviluppo citando lo scrittore S. Mrozek : il presente falsificato genera un futuro malato, la storia si vendica!

I casi di dissesto idrogeologico dovuti all’abusivismo edilizio e al disboscamento (tollerati per motivi politico-clientelari), non fanno più notizia. Nel fragile territorio italiano bastano semplici temporali per causare tragedie con elevatissimi costi umani ed economici.  Eppure la prevenzione di questo rischio potrebbe rappresentare un importantissimo volano di crescita economica e di occupazione……

Gli ultimi crolli negli scavi di Pompei  confermano la mediocre tutela del nostro immenso patrimonio artistico-storico-culturale; rinunciamo a valorizzare immense opportunità di sviluppo e ricchezza che altri paesi, baciati dalla medesima nostra fortuna, gestirebbero  certamente meglio.

L’anatema del Papa contro i mafiosi : convertitevi o andrete all’inferno! Ma, come giustamente afferma Saviano, gli affiliati di mafia e camorra non temono l’inferno perché lo conoscono già in vita, temono, invece, una chiesa che potrebbe finalmente adottare una “prassi antimafiosa”, aiutando le istituzioni e la comunità ad isolare il danaro criminale e il potere politico condizionato dai voti criminali. La politica si fa ricordare da un prete coraggioso, Don Luigi Ciotti,  che non si può vincere la mafia e l’illegalità senza una forte legge sulla corruzione.

La lista di assessori regionali, provinciali e comunali che hanno intascato rimborsi illeciti è sempre più lunga e  ogni giorno viene alla luce un nuovo stravagante acquisto effettuato con soldi pubblici da qualche sconosciuto assessore o consigliere.

Le vicende relative all’utilizzo improprio del finanziamento pubblico dei partiti ( dalla Lega al partito di Rutelli etc) sebbene gravissime sono state quasi dimenticate anche perché le indagini e i processi hanno tempi biblici.

Si potrebbe continuare con l’evasione fiscale ( metà dei contribuenti italiani dichiara redditi inferiori ai 15mila euro all’anno), il sovraffollamento delle carceri, l’inefficienza della pubblica amministrazione, la lentezza esasperante della giustizia e così via…..

Berlinguer negli anni 70 aveva ben compreso i meccanismi dai quali origina la corruzione e allora il problema non aveva assunto le attuali proporzioni! Il segretario del PCI identificava la vera causa del male nella sistematica occupazione dello Stato da parte dei partiti. Il governo, la pubblica amministrazione, tutte le istituzioni repubblicane appartengono al paese, non ai partiti i quali devono dedicarsi esclusivamente  all’organizzazione del consenso popolare sulle scelte politiche che il paese deve affrontare. Questa lucida analisi fu accolta con freddezza da parte del ceto politico e qualche mugugno arrivò anche dallo stesso PCI !

Nel frattempo la corruzione è andata avanti pervadendo tutti gli ambienti socio-economici fino alla reazione giudiziaria del 1994 con la famosa tangentopoli. L’intero sistema dei maggiori partiti politici fu travolto, ciononostante la  sfrenata corsa all’accaparramento di cariche e poltrone in qualsiasi ambito pubblico e non da parte del ceto politico è andata tranquillamente avanti.

Per dare la famosa scossa al paese, di cui tanto si parla, non basta occuparsi solo dell’emergenza economica, Renzi dovrebbe puntare anche sulla rinascita morale della nazione e per far ciò c’è soltanto un sistema : coinvolgere gli italiani in iniziative a forte impatto emotivo. Ad esempio la  dichiarazione formale di guerra alla mafia e a tutte le altre organizzazioni criminali  (non occorrono gli F35 per farlo…) potrebbe essere un buon inizio, ammesso che non ci si fermi al mero aspetto simbolico e comunicativo, ma si realizzi anche  una vera e propria mobilitazione generale. Per questo occorre, ovviamente, una leadership non solo carismatica ma anche genuinamente democratica che sia da esempio per tutti. Sarà la svolta buona?…..