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La scalinata dell’Amore

Scritto da Massimo Palazzo il 1 ottobre 2013
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La scalinata dell’amore si trova nel comune di Valstagna un paesino di 2000 abitanti  in provincia di Vicenza.  Sono venuto a conoscenza per puro caso di questo posto  camminando in montagna , non ne avevo mai sentito parlare, sono rimasto affascinato dalla bellezza, dalla storia ma, meravigliato di quanto sia poco conosciuta  . Uno scrittore famoso disquisendo riguardo a questo posto sosteneva, che  se non fosse in Italia ma in qualsiasi altro paese  sarebbe sicuramente molto più  pubblicizzato e frequentato. Sono completamente d’accordo con lui perché, con i suoi 4444 gradini è la più grande opera nel mondo e copre un dislivello di 810 metri. Il suo vero nome è Calà del Sasso, Calà  stà  per discesa.  Venne realizzata nel 14° secolo, veniva ampiamente sfruttata dai veneziani dal 15° al 18 ° secolo per rifornire di legname l’arsenale per la costruzione delle navi, diventando la via più breve per il trasporto a valle vicino al  fiume Brenta del legname. Fino a quel momento la commercializzazione dei prodotti era vincolata alla mancanza di vie di comunicazione che riducevano gli scambi alle contrade. La Calà segnò la svolta degli scambi permettendo  il trasporto dei generi di prima necessità  e , quello  dei tronchi  per il potenziamento e la manutenzione della propria flotta della Serenissima. Venne realizzata con gradini alti quindici cm, un piano d’appoggio di mezzo metro e una larghezza di due metri. A fianco di tutta la discesa vi era uno scivolo nel quale venivano posati i tronchi e frenati con corde che permettevano i cambi di direzione nei tornanti. Oltre che a trasportare il legname la Calà possiede la propria storia d’amore. Nel 1638 Loretta e Niccolò abitanti del Sasso e prossimi al matrimonio vengono colpiti da sventura. Loretta, in attesa di un figlio, si ammala di peste e il suo innamorato determinato a salvare la sua amata, parte per Padova alla ricerca di un unguento miracoloso. Scende la Calà e a Valstagna noleggia un cavallo. Pur viaggiando di gran carriera il tempo scorre veloce e con il sopraggiungere della notte Niccolò non è ancora tornato. Gli abitanti del Sasso preoccupati  decidono di scendere con le torce incontro al giovane, si accorgono poco dopo che altre torce stanno risalendo. E’ Niccolò  scortato da altri uomini di Valstagna. La storia è a lieto fine con l’unguento che guarisce Loretta e i due giovani che si sposano con la partecipazione degli abitanti del Sasso e di Valstagna al loro matrimonio.  La credenza popolare sostiene che , se due fidanzati  percorreranno tutti i 4444 gradini mano nella mano si ameranno per sempre. Ogni anno per mantenere viva la tradizione, la seconda domenica d’agosto si svolge una fiaccolata commemorativa che porta molte persone da Valstagna fino al Sasso di Asiago dove vengono accolti da banchetti e musiche. Il noto scrittore Paolo Rumiz  a proposito della scalinata scrisse : è lunga come il purgatorio, scura come il temporale, la scala che ti porta dal grande vecchio della montagna, lassù sull’altipiano di Asiago. Quattromilaquattrocentoquarantaquattro  gradini, ripidi da bestia, faticosi solo a nominarli. La scalinata è fatta per scendere non per salire pertanto è faticosa ma… per l’amore questo e altro.