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Save the sea save the beaches

Scritto da Giuseppe Sola il 1 luglio 2012
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Come accade puntualmente, l’organizzazione della stagione estiva calabrese in particolare quella dell’alto tirreno cosentino si caratterizza sempre per lo stesso mare sporco. Stesso mare stesso liquame. Con estrema severità bisogna denunciare la situazione igienica – ambientale.
Da oltre dieci anni sempre la stessa.
La “nuova” giunta regionale si conferma peggiore di quella precedente.
All’epoca della sua elezione il governatore Scopelliti  dichiarò che avrebbe ripulito la Calabria, che avrebbe ripulito il mare e le sue spiagge. Da queste parti non ce ne siamo ancora accorti.
Sull’argomento potrei rivolgere un accorato appello al Presidente della provincia che ha delle competenze in materia, ma sulle spiagge e il mare è come andar di notte. Mi rivolgo così al Prefetto di Cosenza al fine di fare alzare il livello di attenzione sul funzionamento dei depuratori, sugli scarichi della fascia tirrenica in particolare, su cui i Comuni spesso sono colpevolmente “distratti”.
E’ una situazione di allerta che lancio legittimamente giacché le chiazze compatte e improvvise che appaiono in mare inducono a ipotizzare alcuni reati ben definiti e identificabili.
Se è vero che costruire un’immagine turistica di una regione, delle sue città, presuppone un’offerta adeguata delle proprie risorse e strutture all’altezza, è almeno basilare oltre che banale garantire l’igiene ambientale. Altrimenti a cosa servono i  costosi spot televisivi, caro Governatore?
In ogni caso, ripeto che urgono interventi urgenti e straordinari per offrire ai residenti e ai turisti almeno le condizioni minime d’igiene sulle strade e sulla spiaggia, oltre alla messa in sicurezza di questi luoghi, e soprattutto la bonifica dell’intero litorale.
Il mio amico Vittorio P. di Milano in vacanza a Scalea mi ha inviato l’ennesimo sms: “Save the beache”, o seriamente cambierà insieme ai suoi amici e alla famiglia destinazione per le prossime vacanze. Non posso che essere d’accordo, il degrado ambientale del mare e delle spiagge non è più accettabile. Lo stato delle nostre spiagge, negli ultimi dieci anni è peggiorato e non escludo che peggiorerà ulteriormente nei prossimi dieci.
E’ una facile previsione se continuano a mancare e a non funzionare gli impianti di depurazione, la presenza di catrame e materiali di scarico, oltre alla presenza di rifiuti, lo scarico di liquami, la mancanza di pulizia, la negligenza dei bagnanti, l’edificazione eccessiva e il sovraffollamento. Tra tutti i cittadini europei, senza andare a guardare statistiche, sono convinto, che siamo tra i meno rispettosi delle spiagge.
Abbandonare mozziconi di sigaretta nella sabbia, a usare il mare e la spiaggia come una sorta di “bagno pubblico” e abbandonare confezioni di bevande o cibo vuoto, è una cattiva abitudine in cui stiamo diventando campioni mondiali. E continua comunque a non essere una preoccupazione politica per tutti i governi che si succedono.

Salviamo il mare, salviamo le spiagge.

 

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