www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

Dottoressa… sono bello?

Scritto da Laura Strabioli il 1 gennaio 2016
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[...] egli si avvicinò un giorno ad una fonte chiara come l’argento né mai contaminata da armenti, uccelli, belve o rami caduti da alberi vicini; non appena Narciso, esausto, sedette sulla riva di quella fonte si innamorò della propria immagine. Dapprima tentò di abbracciare e baciare il bel fanciullo che gli stava dinanzi, poi riconobbe se stesso e rimase per ore a fissare lo specchio d’acqua alla fonte, quasi fosse incantato. L’amore gli veniva al tempo stesso concesso e negato, egli si struggeva per il dolore e insieme godeva del suo tormento, ben sapendo che almeno non avrebbe tradito se stesso qualunque cosa accadesse. (R. Graves, I miti greci)

Marco è un ragazzo di circa 30 anni che arriva in terapia spinto dalla madre che, preoccupata per lui, mi contatta chiedendo un aiuto per suo figlio. Ricevere una richiesta di questo tipo e soprattutto formulata in questo modo, è già una preziosa informazione per un terapeuta preparato ad accogliere un uomo dipendente e certamente piuttosto invischiato in un legame familiare condizionante, caratterizzato da vincoli irrisolti. Accetto di incontrarlo e, sin dal primo appuntamento, Marco appare collaborativo, disponibile e molto ben predisposto ad affrontare il lavoro terapeutico con me… (leggi tutto)