www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

Buona fortuna

Scritto da Giuseppe Sola il 1 ottobre 2014
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C’è chi ha perso la fiducia, chi la speranza. Si guarda oltre il confine per costruirsi un futuro. Leo, Davide e Antonio sono sul marciapiede della stazione di Praia a Mare, aspettano il treno delle 12,16 che li porterà a Roma.

Poi, per loro c’è un volo di sola andata a basso costo della Ryanair per Londra che li aspetta.

Una città che  non conoscono, dove non conoscono la lingua, perché nelle nostre scuole l’inglese è ancora un optional. Hanno solo l’indirizzo dell’ostello Quenn Elizabeth perché ci lavora un’amica e qualche soldo raggranellato dai nonni e dai genitori.

Mi dicono che una volta lì, sono sicuri di trovare qualcosa da fare.

Qualsiasi cosa pur di restare. Antonio ha capito che è fondamentale imparare bene l’inglese per costruirsi un futuro.

Davide mi dice: ” Giusè, tornerò solo se avrò vinto questa battaglia, solo se c’è, l’avrò fatta”. Mi abbracciano, li stringo forte per trasmettergli il mio affetto e quel poco di energia positiva che ho dentro.

So che non li rivedrò presto, forse mai più. Li lascio pensando alle loro parole, lasciano tutto per vincere una battaglia per il lavoro. Ma che Paese è diventato il nostro? Per lavorare bisogna vincere una battaglia. Non si può uccidere l’entusiasmo e la speranza dei ragazzi.

La speranza ha detto qualcuno, genera sempre due figli. Lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.

Gianluca Callipo, giovane Sindaco di Pizzo con i suoi 33 anni si candida a governarla questa Calabria per cambiarla. Voglio dargli fiducia, così come voglio darla  ai giovani  che di certo non sono responsabili dei disastri di questa Regione.

Così, come voglio dare fiducia e sostenere Giuseppe, Roberto e Carmine cresciuti in una piccola Azienda che fa i salumi più buoni della Calabria.

La COINAS.

Da trentacinque anni sul mercato. La rilevano da operai per diventarne titolari.

Non vogliono mollare. Il testimone dei vecchi soci, non hanno voluto che passasse ad altri.

Anche perché, chi la lascia crede in loro. La loro battaglia per il lavoro vogliono giocarsela qua.

L’altra faccia della stessa medaglia di una Regione allo sfascio.

In tre partono, in tre restano. Sono i nostri ragazzi che prendono strade diverse. Mi si stringe il cuore a pensarli, a entrambi li accomuna il coraggio.

Il coraggio di sfidare la vita.

Buona fortuna ragazzi sono sicuro che ce la farete.