In questa lirica la poetessa trasfigura gli oggetti, i suoni e i colori della natura, e li trasforma in immagini poetiche sofferte e dense di senso. Anche la grafica e l’irregolarità dei versi che determinano il ritmo voluto dall’Antonelli contribuiscono all’originalità del testi; dolore e tristezza si alternano intrecciati in un’armonia esasperata completata da un’ aggettivazione che scandisce il verso e ne amplifica il significato. Il lettore stupito in consonanza ne condivide la bellezza… (leggi tutto)
Carissima Maria Teresa, la ringrazio di cuore per la sua critica così sofisticata e attenta da rendere, perfino a me, la poesia in questione, qualcosa di tridimensionale, un contenitore di sentimenti forse perfino sottovalutati quando uscivano fuori di getto dai miei respiri.
Sono felice che un lettore come lei, abbia condiviso qualcosa che va indossato per poi potersi denudare di tutte le regole della sintassi e del metro e per quanto possa sembrare “strano”, pare che la poesia, quella che arriva, diventi un guanto, proprio per quelle mani che hanno tracciato solchi sui libri e tenuto strette ferite sanguinanti. Grazie.