www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 217 - Maggio

(Italiano) Cercasi sponsor disperatamente

Scritto da Antonella Antonelli il 1 September 2015
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6 Responses so far.

  1. Paola says:

    Va così, Antonella. Va così anche nell’editoria scientifica. Qualunque pubblicazione, anche accademica, viene alla luce se c’è la certezza che le vendite coprano le spese di stampa. Gli enti, le associazioni comprano un certo numero di copie, l’ho visto fare tante volte. Gli accademici inseriscono certi libri tra i tesi obbligatori richiesti per la preparazione all’esame.
    Leggevo però in questi giorni di un’iniziativa di Anterem per la pubblicazione di opere prime in versi. Cito da un loro comunicato:
    ***
    Opera Prima è dedicata ad autori che ancora non hanno pubblicato i loro testi poetici in volume.

    A questo proposito è stato costituito un Consiglio dei Garanti formato da Yves Bonnefoy, Umberto Galimberti, Vincenzo Vitiello; oltre che un Consiglio Editoriale formato da note personalità della critica letteraria e della filosofia, da poeti e artisti.

    I due Consigli hanno il duplice compito di garantire la qualità delle scelte editoriali e di sostenere il costo della pubblicazione. Nessun contributo è richiesto all’autore.

    Gli aspetti organizzativi che l’iniziativa comporta sono molteplici e delicati. In tal senso, Opera Prima si avvale della preziosa collaborazione del sito http://www.poesia2punto0.com

    Su tale sito si trovano tutte le indicazioni per aderire all’iniziativa proponendo opere prime inedite!
    ****

    Ciò detto, capisco la tua frustrazione, anch’io mi sono parecchio scocciata!
    E non ho soluzioni da proporre…
    Paola (Torino)

    • Antonella Antonelli says:

      Grazie Paola per aver confermato una realtà che a quanto pare investe tutto il mondo editoriale, certo mal comune… neppure io so come fare o cosa fare, magari consulterò il sito che ci hai consigliato, ma è sicuro che dal mio punto di vista, la strada giusta è quella di non cedere al ricatto, soprattutto quando è davvero spudorato e allora diventa perfino inverosimile poterlo accettare.
      Credo comunque che parlarne e condividere le esperienze possa per lo meno incoraggiare anche altri a dire no, e questa sarebbe già una bella conquista.

  2. Maria Teresa Armentano says:

    Avvilente come richiesta quella di cercare uno sponsor soprattutto se viene riconosciuto il valore della tua opera. Ma fra i discografici e gli editori funziona così, anche se non trovi uno sponsor sei tu che ti impegni a registrare, a produrre il tuo lavoro e loro lo pubblicizzano con la loro etichetta e questo è se vi pare! Lei scrive articoli e belle poesie. Forse potrebbe bastare ?

    • Antonella Antonelli says:

      Maria Teresa la ringrazio.

      Quindi il campo si allarga e allora potremmo dire che l’arte è senza dubbio nelle mani sbagliate, e purtroppo non solo quella…

      Certo Maria Teresa lei ha ragione, potrebbe, anzi, mi basta scrivere poesie e articoli, e questa soddisfazione mi consente anche di tentare altre strade, senza sentirmi schiava del desiderio di pubblicare a qualunque costo.
      Il problema è che i miei cassetti si riempiono di quaderni, fogli, biglietti, osservazioni, progetti …
      a pensarci bene però, questo non è affatto un problema, piuttosto è una ricchezza, un dono prezioso di cui essere grati.

  3. Maria Teresa Grano says:

    Non scrivo poesie e racconti, ma sono una lettrice accanita, direi compulsiva. Amo immergermi nella carta stampata. Quel profumo di stampa, è per me, paragonabile solo al buon profumo del pane appena uscito dal forno. Leggo pertanto con dispiacere e orrore il racconto delle “avventure ” letterarie di Antonella e delle altre artiste che hanno commentato. E mi dispiace, mi dispiace molto, perché una buona lettura non va trattata alla stregua dei cioccolatini o delle patatine fritte da commercializzare mettendoli in bella vista sui banchi del supermercato. Sponsor, che parola orribile! Capisco le vostre difficoltà e ne sono dispiaciuta e scrivo per dirvi di non arrendervi, non lasciate me e tanti come me che amano leggere e vogliono leggere cose sempre nuove, ancora mai lette. Non tenete nei cassetti i vostri scritti, fateli leggere a tutti, voi che avete il dono di saper comunicare le vostre emozioni, le vostre storie personali e non. Non ne conosco il modo, so solo che questo mondo tarpa le ali ai talenti, penalizza la creatività, ma vi prego,pensate a chi ha sete di sapere di conoscere e di conoscervi, e pubblicate i vostri scritti. So il valore di Antonella perchè ho letto le sue poesie ed i suoi racconti. Antonella, mi piace come ti sei posta con questo problema , la tua grinta e il tuo gridare NO con tutta la tua forza, era quello che mi aspettavo e ti dico: vai avanti così, sempre. E comprerò un paio di anfibi appuntiti anche io.

    Maria Teresa Grano

    • Antonella Antonelli says:

      Maria Teresa sapessi che gioia leggerti in questa piccola oasi, dove, grazie a tanti cari amici, posso abbeverarmi serena.
      Certo che non mollerò, (e nessuno determinato lo deve fare), ma lasciando lenire la rabbia. Le ferite si rimarginano tutte e quando si è guariti, si torna in pista, è chiaro che pillole come le tue parole curano più di qualsiasi rimedio o farmaco, e l’emozione provata nel leggerti mi riconcilia con la mia emotività che, per quanto provata, è sempre lì: bella, pura, viva e più bambina che mai,
      grazie della tua stima e della tua considerazione.