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Col cavolo…mi curo la salute

Scritto da Rosa Boni il 4 ottobre 2011
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Talvolta è difficile da digerire, talvolta non si sopporta l’odore (ma basta aggiungere una mollica di pane bagnata con aceto nella pentola), ma è ricco di sali minerali, vitamine, antiossidanti, contiene poche calorie, rinnova le cellule, è antibatterico, antinfiammatorio, antiossidante e depurativo. Non contiene glutine, previene il cancro al colon, l’ulcera e l’anemia e contrasta i radicali liberi. L’unica controindicazione è in caso di ipotiroidismo per le sostanze che
rallentano il lavoro della tiroide.
Ma che cosa è questa meraviglia? La verdura di stagione da non far
mancare a tavola – il cavolfiore.
Appartiene alla famiglia delle Crucifere, con la sua testa a forma di
cimette, può essere bianco o verde, i romani ne mangiavano per
assorbire meglio l’alcool, mentre con le foglie pestate, medicavano le
ferite. Nel medioevo, il suo succo insieme al miele si usava per
curare la raucedine e la tosse.

Tra le varietà oggi troviamo il primaticcio toscano, il verde di
macerata, il precoce di Jesi il cavolfiore pisano e il gigante di
Napoli.
Deve essere, all’acquisto, ben chiuso, compatto, sodo e senza macchia.
Le foglie esterne devono essere croccanti e aderenti alla testa con le
cimette ben chiuse. Si conserva in frigo, non lavato, anche per
dieci giorni. Cotto, si può conservare in un recipiente per due
giorni. Si può congelare dopo averlo sbollentato per due o tre minuti.
Ottimo nella pasta, come piatto unico o come contorno è versatile ed
economico.

Ecco una ricetta di ‘finger food’ per i ragazzi che non amano le
verdure. Enjoy!

Frittelle di cavolfiore
Per quattro persone

1 cavolfiore medio
1 uovo
3 cucchiai di parmigiano
pane raffermo
pangrattato
uno spicchio di aglio
latte
sale
olio per friggere

Lessate il cavolfiore, scolate e fate raffreddare.
Ammorbidite il pane nel latte e strizzate. Aggiungetelo al cavolfiore
raffreddato. Unite il parmigiano, l’uovo, il sale, l’aglio
schiacciato ed amalgamate bene con le mani formando delle polpette.
Passate le polpette nel pangrattato e friggete in abbondante olio
bollente finchè le polpette non risultino dorate. Servite calde.

La vostra amica buongustaia