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2012 Anno Internazionale della Lettura

Scritto da Laura C. Bozzo il 1 maggio 2012
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Sulla base della promozione della lectura puntando lo sviluppo intellettuale delle persone, l’Unesco ha designato il 2012 “Anno Internazionale della Lettura”.

Una lettura che apre le porte alla conoscenza, alla tolleranza tra le persone, perché così si arrichisce il nostro lessico e quindi si sa e si capisce di più. Ci aiuta nell’inserimento della società.

Pensavo alla comprensione dei popoli, alla consapevolezza dei fatti contemporanei, alla realtà di tanti che pur parlando la stessa lingua, non si capiscono…

E nel passato? Come si saranno sentiti i nostri avvi al suo arrivo nella nuova Casa. Quanti saranno stati i malintesi nati da questa mancanza di intendimento.

Vi propongo un sonetto di Marisa Bay *1, dal libro “Sonetti a Loano”. Penso che sarà stata la situazione di tanti bambini affacciati per la prima volta ad una nuova lingua. Vediamo come si risolve…

 J
“ojo
o-jo”

(prima parola per imparare a leggere nell´Uruguay, del libro di lettura “¿Quieres leer?” di José Henriques Figueira *2)

Sapevo leggere tutto il Pinocchio
nella lingua nativa. E alla scuola
dell’America la lingua spagnola
provavo di parlar, come un ranocchio.

“Io so tutto”, gli disse a un marmocchio
il primo giorno. “Vedrai che da sola
leggerò”. Ma, appunto, una parola
la maestra mi porse: “Leggi”. Un occhio

vidi dipinto, e sotto, belle impresse
due O, e nel mezzo, cosa? Chi sapessa!
Una I lunga con un’asola in giù! Muta

io restai. Geroglifico dannato!
O lingua di Cervantes! Disperato
il mio ingegno chiedeva: “Chi m’aiuta?”

Leggere è un piacere e dobbiamo aderire a questa proposta. Lo slogan di un nostro canale di TV proposto per quest’anno è “Che buono è vederti!”

Io direi “Che buono è leggerti!”

*1 Marisa Bay, originalmente Bai, era nata a Loano (SA) nel 1922, e purtroppo mancata alcuni anni fa. Ha fatto la sua carriera nell’ambito docente dell’asilo nido. Prima, maestra; dopo Direttrice, Ispettrice, ed Inspettrice Coordinatrice nel Consiglio Nazionale di Educazione dell’Uruguay.

Sviluppò anche un proficuo lavoro nelle lettere: teatro, burattini, narrativa e poesia, premiati con diversi riconoscimenti.

*2 Le fotografie sono del libro: è uno dei ricordi dell’infanzia che il mio papà attesora.

 

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