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San Remo esposta al Club del Lago

Scritto da Laura C. Bozzo il 2 febbraio 2012
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La Collettività continua a progettarsi, in questo caldo mese di febbraio, ancora di vacanze estive; e la settimana scorsa mi è arrivato un invito alla mostra “Tributo a San Remo”.

Gli enti che l’auspicano sono garanzia di qualità, buon gusto ed accoglienza: la Camera di Commercio Italiana – sempre presente all’interno della Collettività, la Galeria Latina, una nota galleria d’arte di Montevideo, e l’Hotel del Lago, un albergo sito sul paradisiaco paesaggio della Laguna del Sauce nel dipartimento di Maldonado (120km  a est di Montevideo).

l mittente, la mia cara compagna di scuola Janet, che sicuramente ricordarete nel mio racconto sull’”Anno del ritrovo”. Ancora di più prometteva di essere un grande appuntamento.

Ed è stato così. La cornice della mostra era simile alla privilegiata posizione geografica di San Remo, su una area protetta dai venti sulla laguna ed una passeggiata che percorre il lungolago.

Dentro, 21 artisti che con oleo, collage, ceramica e fotografia, hanno rappresentato il mondo di San Remo, durante la fine dei 60 e gli inizi del 70.

Si tratta della sfida di rappresentare, dopo la scintilla di 2 LP trovati dei Festival (*) di 1969 e di 1971, il fatto di trovarsi nel “balneario del 69″ o nel “San Remo del 71″.

I ricordi dei più grandi aiutò l’immaginazione dei più giovani a situarsi nella loro vita quando si suonavano le canzoni del 69 e del 71.

Teniamo presente che era il momento delle vincite di Sergio Endrigo e Roberto Carlos Braga nel 68, di Bobby Solo ed Iva Zanicchi nel 69; di Adriano Celentano e Claudia Mori nel 70, e di Nicola Di Bari nel 71. Oppure di avere in gara altri famosi come Ornella Vanoni, Ricchi e Poveri, o Josè Feliciano.

E quindi, all’interno del gruppo, si sono rintracciati i loro ricordi, i loro affetti, gli aneddoti per arrivare alle idee e di conseguenza alle opere.

Roberto Cadenas e Janet Cabrera sono gli ospiti della serata di apertura della mostra. Sono due eccellenti professionisti che lavorano nel loro laboratorio di tante sedi ma tutte con lo stesso spirito: la passione che condividono per l’arte ed il compremesso di tramandare la loro esperienza e conoscenza.

E quale San Remo si apprezza in mostra? San Remo città, San Remo Festival, San Remo Riviera dei fiori? In realtà è la San Remo protagonista, la musica e le emozioni, i racconti di vita dei brani, l’amore e la speranza, la natura ed i fiori, ciò che accade in parallelo nelle nostre vite ed i ricordi felici. Così lo citano gli autori, nelle scritte che accompagnano le opere.

Ci sono delle icone presenti in vari dei prodotti. Uno, la Luna, quella bella ed elegante della Riviera Ligure di Ponente. Una che rappresenta i sentimenti; o il mistero della notte. E che vibra anche in questi anni con l’arrivo dell’uomo alla sua superficie.

Altro, il colore: il blu del cielo e del mare, caratteristici della mia Liguria; la tavolozza dei colori della sua natura risplendente.

Dopo la visita mi tengo alcune domande, ancora senza risposta… Cosa succederà quando il 14 febbraio si dia il via libera al 62º Festival? Quanto saranno cambiate le persone che hanno composto il “Tributo a San Remo”? Ed i visitatori, leggeranno il Festival con gli stessi occhi di prima?

Senza dubbi, e come dice Roberto Cadenas, “Ogni opera d’arte deve avere contenuto, sostanza, bellezza. Ma non necessariamente dev’esistere uno spunto esterno importante, perché la sostanza dell’opera si trova al nostro interno.”

 

(*)Il Festival di Sanremo, la manifestazione per eccellenza dedicata alla musica italiana, che ha luogo ogni anno a Sanremo, compierà i suoi primi 62 anni.

Prima il teatro del Casinò, e dal 1977, il teatro Ariston hanno ospitato la gara nella quale diversi interpreti propongono canzoni originali da presentare in prima assoluta: Sono delle canzoni composte da autori italiani, e votate da giurie scelte o mediante il voto popolare.