www.faronotizie.it - Anno XIX - n. 216 - Aprile

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Caro amico,
mi dicono, e mi sembra inverosimile, che te ne sei andato in un altrove oltre quello in cui eri già. Nelle pieghe di un’infuocata sera di luglio, mese per me già cruciale che mi riavvolge ancora con la sua ombra cupa, sei partito, in punta di piedi. L’orologio batte la tua ultima ora con le lancette in una posizione indefinita. Il quadrante segnatempo con il suo angolo giro si è disciolto, nella calura fiorentina, in un torrido abbraccio fatale… (leggi tutto)