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La storia di Chios

Scritto da Natasa Vukovic il 1 dicembre 2013
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L’isola greca Chios era la mia scelta  per queste ferie e non ho sbagliato. Se volete passare le vacanze godendo di bellissime spiagge ma anche per visitare  luoghi unici, i villaggi tradizionali ed i monasteri –  quest’isola è una destinazione perfetta.
Chios è un’isola vulcanica e montagnosa, con la cima più alta di 1.297 metri.  Appartiene dell’arcipelago delle Cicladi, è la quinta più grande isola greca. L’isola è dista solo 7 km dalla costa turca, guardando a Cesme ed Izmir. La città di Chios è la capitale, il centro amministrativo, economico e culturale sull’isola di Chios, con I suoi 30.000 abitanti ed è situata sulla costa orientale dell’isola.
La storia di Chios è molto turbolenta, perche le scoperte archeologiche hanno dimostrato che Chios è stata abitata continuamente dal 6000 aC.
La città antica è stata costruita dai Greci poco prima del 1000 aC.
Durante il periodo del neolitico e dell’età del bronzo (6000-2000 aC), Chios è passata attraverso le fasi di sviluppo delle strutture culturali ed economiche della preistoria.
Nei tempi antichi la città di Chios era una delle più importanti città delle colonie greche in Ionia (Asia Minore).
Nel periodo romano l’importanza di Chios è diminuita, ma in epoca bizantina ha recuperato e per circa 1000 anni è diventata uno delle sue più importanti province.
Nel 1346 fu occupata dai Genovesi e l’isola venne affidata a 29 mercanti e proprietari di navi di Genova, che fondarono una compagnia di scambi chiamata Maona, dalla parola araba “maounach”.
I suoi proprietari erano i Giustiniani, dell’omonimo palazzo della Repubblica Marinara, dove si trovava la sede della Compagnia.
I Genovesi introdussero anche la coltivazione degli agrumi e la lavorazione della seta; avviarono molte opere pubbliche e riportarono l’ordine sociale.
I Giustiniani governarono Chios fino al 1566, quando gli ottomani l’occuparono.
L’isola continuò a svilupparsi, ma nel 1822, gli abitanti dell’isola si ribellarono contro i Turchi che, però, li massacrarono a migliaia e saccheggiarono ogni edificio.
La maggior parte di quelli che sopravvissero abbandonarono Chios e fondarono nuovi insediamenti in Grecia o ripararono altrove.
Dicono che il popolo greco non è mai più riavuto da quel massacro.
L’ossario nella cripta del monastero Nea Moni oggi è testimone di quel tragico avvenimento.
E poi, nel 1881, un tremendo terremoto si abbattè su Chios e distrusse tutto ciò che era stato costruito dopo il massacro.
L’occupazione turca durò fino al 1912, quando Chios fu liberata ed entrò a far parte del territorio greco  e la popolazione ritornò.

La storia e la cultura della regione sono racchiuse nella biblioteca Koraes e nei musei nella città di Chios.
La cosa più importante della storia di Hios è la mastiha, la pianta verde che cresce solo a sud di Hios.
Mastiha è la resina con  l’odore  forte e caratteristico, di colore trasparente e si raccoglie una volta nell’anno, da  agosto ad ottobre.
L’isola Chios è l’unico posto nel Mediteranneo dove cresce.
Una cosa molto interessante: gli scienziati l’hanno portato in America e, in zone particolari, in modo artificiale hanno creato le condizioni che si trovano sull’ isola.
Il risultato: il legno viveva, ma la frutta non cresceva!
La mastiha si utilizza nella produzione delle vernici, nelle cere spagnole, come aromatizzante nella preparazione di bevande, come additivo del dentifricio e delle gomme da masticare.
Negli ultimi anni si usa in farmacologia e in medicina, e anche nella fabbricazione dei profumi e dei cosmetici.
Anche se l’isola di Chios ha tutto per una buona vacanza, il turismo non è molto sviluppato tanto come invece si può vedere nelle altre isole greche.
Forse è il fascino di questa isola, perchè ad ogni passo si sente l’incredibile ospitalità dei locali.
I turisti non sono molti e vengono dai Paesi Bassi e da Belgio; ho visto alcune le famiglie italiane e devo dire che nella seconda metà di agosto, in tutta l’isola c’erano solo sei serbi, me compresa !
Di solito sull’isola arrivano i greci, specialmente in luglio e la prima metà di agosto.
L’aeroporto è abbastanza piccolo e i locali aspettano che sarà presto ampliato perchè il turismo è molto importante per loro, specialmente in questi tempi di crisi.
Ci sono i voli charter da Amsterdam e Bruxelles e anche voli di linea da Atene.
In genere i turisti arrivano con le diverse linee di traghetti dal Pireo, Atene, Thessaloniki, Kavala, Cesme (Turchia)…
Noi siamo arrivati con il nuovo traghetto  Blue Star Patmos dall’isola Lesvos, che somigliava ad un crusier !
Al centro della città di Chios si trovano due stazioni di autobus.
Durante l’estate si organizzano gite di un giorno, sufficienti per vedere luoghi interessanti e le spiagge lontane;  l
e strade sono eccellenti, ma con molte curve, e si diramano in tutta l’isola.
A nord, l’isola di Chios include due piccole isole: la favolosa Psara, nota per i suoi famosi condottieri e l’Oinousses, famosa per gli armatori e per la costruzione di navi.
Nel nord-ovest, lungo una bella spiaggia di sabbia-pietra, si trova il monastero di Agia Markella, la patrona di Chios.

Nella parte centrale dell’isola a circa 11 km dalla città di Chios si trova il famoso monastero Nea Moni, che significa “il nuovo monastero”.
Nea Moni è stato fondato a metà dell’11° secolo, come donazione  dell’ imperatore Costantino IX Monomaco e sua moglie Zoe.
Per molti secoli fu il più importante centro religioso di Chios e oggi è sotto la tutela dell’ UNESCO.
Avgonyma è un bellissimo piccolo villaggio sulla collina, con splendida vista sul mare.
Le case sono fatte di pietra locale e solo poche persone ci abitano.
Vicino ad Avgonyma si trova Anavatos, un medievale villaggio bizantino turrito; sorge su una scogliera conica, a 450 metri s.l.m.
Si può arrivare solo da una parte per una  stretta e torturosa strada.  Probabilmente venne costruito per scopi difensivi, si affaccia sulla costa occidentale e raggiunse il massimo splendore in passato.
Anavatos venne abbandonato in seguito al terribile massacro nel 1822 ad opera dei turchi ed oggi sono poche le persone che ancora vivono li.
In un ambiente selvaggio, sulla collina, questo villaggio sembra quasi irreale !  Oggi si possono vedere solo le mura delle strette case con le porte basse e piccole finestre ad arco, come un testimone di una vita passata.
Il villaggio di Armolia si trova a 20 km a sud-ovest della città di Chios. Anche oggi  i suoi abitanti coltivano  l’antica tradizione di produrre e decorare ceramiche per fare brocche, vasi, anfore, ciotole e tazze.
Uno di più villagi famosi sull’isola è Pirgy.
Si trova 25 km dalla città di Chios, lontano dal mare, un luogo veramente affascinante !
Le strade sono strette con le case costruite le une vicino alle altre.
Tutto il villaggio è decorato con i tipici disegni geometrici bianchi e neri, chiamati “Xysta”.
Questa è una tecnica d’intarsio su gesso derivata dai graffiti italiani, il tipo di decorazione genovese che rende questo villaggio unico nel suo genere.
Le porte e le finestre sono affacciate verso l’interno, così chiunque avesse guardato in quella direzione dall’esterno, avrebbe visto solo mura e grate, come se si trattasse di una vera e propria fortezza.
Nel centro di Pyrgi, nella piazza, si erge la torre difensiva, un’acropoli alta 20 metri dove gli abitanti si rifugiavano in caso di pericolo.
Accanto alla torre si trova il bellissimo e decorato tempio Agioi Apostoli, del XIV secolo.
Ma c’è una altra cosa caratteristica di Pyrgi : i pomodori secchi !
Le donne infilano attentamente il pomodoro sano e selezionato in una corda che lasciano ad asciugare sulle terrazze, davvero la scena fantastica!
Abbiamo visitato anche Mesta, il villaggio fortezza del periodo bizantino (XIV-XV secolo).
Anche qui le strade sono strettissime, le case costruite le une vicino alle altre; hanno le porte e le finestre affacciate verso l’interno per difendersi, all’epoca, dai pirati e dai turchi.
Tutte le case sono collegate e se si sale su un unico tetto si può camminare per tutto il villaggio passando da un tetto all’altro !
La maggior parte delle piste sono coperte con archi.
Nel centro si trova la chiesa di Taxiarchi  e ristoranti e caffè.
Tutto il villaggio sembra un vero e proprio labirinto !
La meravigliosa grotta di Olympi si trova a 5 km dal medievale villaggio di Olympi.
Secondo le stalattiti e stalagmiti, la grotta si è formata 200.000 anni fa.
Era interessante vedere come alcune stalattiti assumono una forma obliqua, sfidando la legge di gravità.
Nell’ingresso naturale della grotta, dal tetto si vedono i raggi del sole e nella combinazione con i colori rosso, giallo e bianco danno una vista fantastica.
La profondità  è circa 52 metri ; la temperatura  di 18 gradi durante tutto l’anno e  l’umidità di 95%.
Tutti noi del nostro piccolo gruppo di turisti abbiamo avuto un grande shock quando siamo entrati  nella grotta mentre fuori c’erano 35 gradi “!
L’ingresso ha doppie porte perchè la grotta è ancora attiva, cosi le stalattiti che  “crescono” solo 8 mm all’anno e possono essere facilmente distrutte.

Kambos è una delle più belle zone dell’isola, una verde vallata a 3 km a sud della città di Chios.
L’architettura della zona è impressionante e fare una passeggiata tra le ville e gli alberi, gli agrumi e le orchidee era proprio un piacere grande.
Anche oggi Kambos rappresenta un quartiere residenziale ed agricolo unico nel suo genere.
Nel XIV secolo i Genovesi scelsero questa località per costruire le loro magioni, come fecero anche gli aristocratici locali negli anni a seguire.
Le ville sono costruite in stile particolare, con gli archi; i grandi ingressi e le porte sono riccamente decorate, ma tutte hanno le mura alte.
Quasi tutto è costruito in pietra rossa-marrone del Tyimiane.
Ogni casa ha un giardino grande con i fiori e le cisterne decorate in marmo che  si trovano spesso al centro dei cortili.
I giardini di agrumi venivano innaffiati utilizzando pozzi “Maganos”, un modo tradizionale di irrigazione.
Questo era un’invenzione egiziana e il suo design è stato perfezionato a Chios.
Nel centro di Kambos si trova il Citrus museo, con la villa grande e il  giardino pieno di fiori e di alberi, dove si svolgono i concerti durante l’estate.
Sfortunatamente il massacro del 1822 e il terremoto del 1881 causarono la distruzione di alcuni tra gli edifici più significativi.
A pochi kilometri dalla città di Chios si trova un piccolo e pittoresco luogo, Vrontados, situato tra i giardini e gli alberi di olivi  e mandorli.
E’ famoso perchè di Rouketopolemos ( Rocket della guerra).
Questo unico evento locale e tradizionale, datato al periodo ottomano,  si tiene ogni anno a Pasqua.
Le due parrocchie rivali sono San Marco e Panaghia Ereithiani, le chiese costruite su due colline a circa 400 metri di distanza.
“La guerra” comincia la sera prima di Pasqua; i colpi diretti su ogni campanaria sono presumibilmente conteggiati il giorno successivo per determinare il vincitore.
Certo, ogni parrocchia sostiene la vittoria sull’altra.
Il risultato : tutt’e due le parrocchie si accordano per regolare i conti il prossimo anno, cosi la rivalità continua.
A Vrontados si trova la spiaggia Daskalopetra con i ciottoli bianchi.
Anche oggi si può vedere la Pietra di Omero, un sito archeologico, a pochi metri dal mare.
Si crede che in questo posto il più grande poeta antico Omero abbia scritto l’ Iliade e l’Odissea e che qui lui insegnava ai suoi scolari.
Qua si possono vedere anche tre mulini, restaurati nello spirito dei tempi passati.
La spiaggia più famosa e visitata è la spiagga di Mavros Volia, particolare per il suo colore nero.
E’ stata creata da eruzioni vulcaniche e, in particolare,  si ritiene che sia stato il vulcano distruttivo di Santorini.
Nella prima spiaggia ci sono pietre un po’ più piccole fino a quando si va oltre la collina, fino alla seconda spiaggia, dove si trovano pietre più grandi.
La vista è affascinante : le pietre nere sono caldissime che non ci si può camminare, ma l’acqua cristallina è fredda!
L’esperienza indescrivibile!
La spiaggia più grande si trova a Karfas, un posto turistico, dove si trovano alberghi,  appartamenti, taverne e caffè.
La spiaggia di  sabbia fine e dorata è ideale per i bambini, perché l’acqua è calda e il mare poco profondo.
La città di Chios si trova sul sito del vecchio porto, che è ancora il più grande porto.
Oltre al molo, la strada e dall’altra parte della strada, lungo la costa, si trovano  accanto tanti  bar,  negozi, ristoranti e taverne.
La porta è a forma di lettera “C”,  è un arco intorno al quale passa la strada principale.
Le strade sono strette, in alcuni luoghi anche ripide e quasi tutto il giorno sono piene di auto, di moto e di gente.
Di sera i bar e i caffè si trasformano in  club, pieni i giovani che si divertono fino alle prime ore di mattina.

Il Castello di Chios si trova al nord della città, sembra una cittadella circondata da mura, del periodo genovese.
Le case sono ancora conservate, restaurate, e nella maggior parte di queste ancora ci vivono le persone.
Nella fortezza si trova la chiesa di San Giorgio, che in origine era una chiesa cattolica, poi trasformata in una moschea turca. Oggi si può vedere anche il cimitero ottomano col Sarcofago dalle iscrizioni turche e il disegno dei tempi ottomani, e il bagno turco pubblico perfettamente conservato.
Il palazzo Giustiniani è un piccolo edificio, era la casa della famiglia genovese dei Giustiniani, che governò l’isola.
Ora è un piccolo museo medievale.
Comunque, l’sola di Chios vi offre tutto per una vacanze indimenticabile: il sole, il mare cristallino,  i posti storici, luoghi meravigliosi, l’ospitalità dei locali, il cibo tradizionale, l’ ouzo  e il vino buono… ma cosa volete di più !